di Francesco Castaldi
foto di Augusto Coppola
FORIO – Una vicenda raccapricciante che, per la sua assurdità, sembra sia stata partorita dalla mente di qualche regista di film horror, ma che invece è tristemente reale. Il fatto è accaduto questo martedì nel cimitero del Comune di Forio, che da diverso tempo è dotato di una camera mortuaria dove vengono custodite le salme dei defunti in attesa di tumulazione. L’obitorio comunale è dotato di una serie di celle frigorifere, all’interno delle quali il personale addetto all’espletamento dei servizi mortuari colloca temporaneamente le spoglie delle persone passate a miglior vita. Una possibilità, quella concessa dall’ente turrito, che sempre più spesso i parenti degli estinti decidono di cogliere, soprattutto se il defunto, per i più disparati motivi, non può essere sepolto in tempi congrui.
Peccato che nella giornata di martedì qualcosa sia andato decisamente storto, provocando le comprensibili lamentele di alcuni residenti della zona di via degli Agrumi, la cui tranquillità è stata interrotta dal terribile olezzo proveniente proprio dalla sala mortuaria che si trova nel cimitero di Forio. Un tanfo irrespirabile che è stato generato dal fatto che la temperatura delle celle era di gran lunga superiore a quella necessaria per la corretta conservazione dei corpi in esse allocati. Il termoregolatore, infatti, non dovrebbe superare i 4°, e ciò per evitare che possano verificarsi sgradevoli episodi come quello che vi stiamo raccontando.
Come è possibile notare facilmente dalla fotografia che vi mostriamo, la temperatura superava abbondantemente gli 11°, e questo aspetto ha determinato che le salme contenute nelle celle emanassero odori assai poco gradevoli all’olfatto. Le cause di questa incresciosa circostanza vanno ricercate nel fatto che l’impianto, da un bel po’ di tempo, è sprovvisto del gas refrigerante, elemento indispensabile per rallentare l’inesorabile decomposizione dei cadaveri che si trovano all’interno della sala mortuaria del cimitero.
Il custode che si occupa dell’obitorio e dell’intera struttura cimiteriale, accortosi di quanto stava accadendo a causa dell’impianto di refrigerazione, ha subito contattato i dipendenti di una ditta di installazione di condizionatori che, pur essendo intervenuti celermente in loco per risolvere la faccenda, non sono riusciti a porre un freno allo stomachevole fetore che promanava dalla morgue foriana.
Un episodio a dir poco disdicevole quello che vi abbiamo appena raccontato, e che denota tutto il lassismo nella gestione dei servizi mortuari e, soprattutto, nella manutenzione dell’impianto di refrigerazione delle celle frigorifere dove, almeno sulla carta, dovrebbero essere conservate le spoglie mortali dei cittadini foriani secondo gli standard qualitativi imposti dalla legge.
E invece, in barba alle più elementari norme igieniche, il responsabile dei servizi cimiteriali e il sindaco Del Deo, massima autorità sanitaria del paese, non si curano del fatto che il cimitero del Comune di Forio, come già denunciato in passato sulle colonne de “Il Golfo”, versa in condizioni che lasciano molto a desiderare. Il fatto che l’impianto che rende possibile la refrigerazione delle celle sia sprovvisto dell’apposito liquido è gravissimo e aberrante, e rappresenta un vergognoso insulto per coloro che attendono di ricevere una degna sepoltura dopo il trapasso.
L’auspicio è che il primo cittadino, unitamente al responsabile del cimitero di Forio, effettui nei prossimi giorni un sopralluogo dell’obitorio che sia propedeutico alla celere risoluzione della problematica che, se non verrà affrontata di petto, potrebbe ripresentarsi anche nei prossimi giorni. Siamo ad agosto, e la pressante canicola estiva potrebbe verosimilmente peggiorare la situazione, e si possono soltanto intuire le negative conseguenze che verrebbero causate dalla puzza di uno o più cadaveri in stato di decomposizione.
