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SI CHIUDE CON “EPOMEO IN FESTA” E… TUTTI A TAVOLA PER “GUSTARE” ANCHE L’EMOZIONE DELLA VETTA

Oggi giornata di chiusura con tutti in vetta, per “L’Epomeo in Festa” dove gli “escursionisti” che arriveranno dai vari percorsi. si uniranno in un momento conviviale di degustazione di prelibatezze enogastronomiche. Manco a dirlo, in tavola compariranno i piatti tipici della cucina ischitana con il coniglio alla cacciatore dominatore del menu, preceduto dal classico bucatino al sugo. Faranno da cornice ventreschella (pancetta), capocollo, formaggi, mortadella, salami e canestri di fave fresche dei terreni “esplorati”. Naturalmente vino a volontà nelle damigiane conservato fresco nelle cantine, che anch’esse, nel loro periodo di visita, fanno parte dell’itinerario escursionistico delle nostre campagne e terreni coltivati. Bisognerà attendere il tempo della vendemmia.  In tutti questI giorni all’aria aperta, tra il verde dei boschi ed il mare azzurro dell’isola,  il modo da recepire qunto vissutofino ad oggi,  è stato il seguente: Innanzitutto scoperte l’isola a piedi. Con ritmi rigorosamente “slow”. Lasciandosi conquistare da falesie a picco sul mare e dolci belvedere, muri a secco, le secolari “parracine” che raccontano la viticoltura eroica e, alzando la testa, dalla suggestione del passaggio degli uccelli migratori. E ancora: orti con le tipicità dell’isola e i fossi dei conigli, le case in pietra e il tufo, la pietra simbolo di un territorio vulcanicamente attivo, le orchidee variopinte e la macchia mediterranea. In un attimo si è avuto la sensazione di essere stati trasportati in un’altra dimensione, in un luogo senza tempo. La stretta relazione che intercorre tra elementi naturali, storici e culturali,  ha reso  il” viaggio” di scoperta dell’isola un modo per osservare e vivere il territorio in chiave globale, evidenziando la stretta relazione tra passato e presente e facendo emergere le forti identità locali perfettamente integrate con l’ambiente.  Giunta alla sua sesta edizione, la manifestazione “Andar per Sentieri” nasce con lo scopo di (ri)avvicinare le persone al territorio, condizione necessaria al fine di conoscerlo, amarlo e quindi tutelarlo. Lo sforzo e la comunione di intenti dei gruppi e delle persone che promuovono tale evento è stato e sarà sempre fondamentale, perché, se ci pensiamo, le cose funzionano quando si fa rete, quando in un sistema ci sono elementi che interagiscono tra loro (è una delle lezioni base dell’ecologia!). La Pro Loco di Panza, la sottosezione isolana del CAI (Club Alpino Italiano) e l’Associazione Nemo, insieme alla Pro Loco Succhivo, l’IIS Mennella di CasamicciolaTerme (molto importante anche il coinvolgimento della scuola per creare identità ed appartenenza nelle future generazioni) ed altre realtà che vivono ed amano il territorio, hanno contribuito a far vivere tutto questo col sentimento vivo di rispettare ed amare la natura come se fosse cosa propria. E non lo è…?

MIchele lubrano

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