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Ischia e il caro benzina, le compagnie spieghino i motivi

ISCHIA. Nei giorni scorsi c’è stata una polemica per i costi eccessivi dei carburanti nell’area del Brennero, ma a Ischia pagare la benzina molto più che in altre parti d’Italia è ormai un’abitudine che quasi non fa più notizia e a pagarne le conseguenze sono soprattutto i residenti, costretti a veri e propri salassi quando vanno a rifornirsi”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, sottolineando che “come confermato da uno studio condotto a Ischia da Giovanni Cricco che ha proposto una petizione sul tema, ci sono aumenti che nulla hanno a che fare con quelli che si sono avuti nel resto d’Italia”.

“In particolare, se si guarda al periodo tra il gennaio del 2017 e giugno del 2018 emerge che in Italia la benzina è passata da 1,54 euro a 1,63 euro mentre a Ischia si paga 1,90 euro e il discorso non cambia per il diesel dove invece del prezzo di 1,51 euro al litro si arriva a pagare 1,79 euro” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “ci sono sempre circa 30 centesimi di differenza tra Ischia e il resto d’Italia”. “E’ vero che, per far arrivare il carburante sull’isola, i costi aumentano, ma una differenza di 30 centesimi a litro ci pare francamente eccessiva e, per questo motivo, ho chiesto al presidente della Commissione attività produttive, Nicola Marrazzo, di convocare i responsabili delle compagnie petrolifere operanti sull’isola e i gestori per capire i motivi di questi prezzi così diversi dalla media nazionale” ha concluso Borrelli per il quale “in questo modo si potranno mettere a tacere le polemiche e i sospetti di chi pensa che si speculi sui prezzi del carburante”.

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