CRONACAPRIMO PIANO

Siamo di nuovo senza giustizia

Quando si dice che al peggio non c’è mai fine, continua la crisi al Tribunale di Ischia: il giudice part time è durato lo spazio di un amen, la sede torna vacante e bisogna nuovamente correre ai ripari

La situazione, diciamo la verità, non era già certamente delle migliori. Non è un caso che al momento del suo arrivo ad Ischia si era parlato di giudice part time e mai definizione si rivelò più azzeccata. Valeria Montesarchio, infatti, chiamata a ricoprire il ruolo di giudice monocratico del Tribunale di Ischia in assenza di Capuano – rimasto coinvolto in un’inchiesta che tuttora lo vede rinchiuso in carcere dopo essere stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare successiva ad un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Roma – sarebbe giunta sull’isola soltanto un giorno a settimana, e precisamente il giovedì.

Poco troppo poco, anche se qualcuno aveva pensato che meglio di niente era. Il problema, però, è che tra soli rinvii decretati in occasione della prima tappa ischitana e poco altro nella seconda, adesso siamo di nuovo punto e daccapo. Ischia si ritrova nuovamente con una sezione distaccata priva di giudice, con tutto quello che ne consegue per una macchina della giustizia spesso farraginosa già con tutti i cilindri funzionanti: processi che rischiano di subire ulteriori rinvii, tra questi anche procedimenti decisamente significativi, molti dei quali a questo punto rischiano anche di finire in prescrizione.

Valeria Montesarchio approda in Corte d’Appello, salta così l’unica udienza penale settimanale che peraltro fin qui aveva portato solo a rinvii. Entro domani il presidente del Tribunale di Napoli Dario Raffone nominerà un nuovo giudice a termine, in attesa del togato. Ma così si rischia il collasso…

Un quadro della situazione, insomma, tutt’altro che allegro. Ma siccome al peggio non c’è mai fine, ecco che per l’appunto le cose a far data da oggi andranno addirittura peggio. Infatti la dottoressa Valeria Montesarchio non ha nemmeno avuto il tempo di conoscere l’isola, gli avvocati, il tribunale, la sua gente e le bellezze naturali di questa terra, che già ha salutato in maniera definitiva. Proprio nella giornata di ieri, infatti, è arrivata la doccia gelata: la dott.ssa Montesarchio, infatti, approda in Corte d’Appello e dunque deve lasciare un incarico che peraltro come detto ricopriva in maniera decisamente marginale. E’ di nuovo allarme rosso a Ischia, dunque, anche se pare che chi di competenza sia già corso ai ripari per porre rimedio ad una situazione francamente tanto imbarazzante quanto insostenibile. Il presidente reggente del Tribunale di Napoli, dott. Dario Raffone, ha già annunciato che in sua sostituzione sarà assegnato un nuovo giudice a termine, in attesa della nomina del togato. Il magistrato in questione (che, lo ricordiamo, tratterà i processi che passano per udienza preliminare) dovrebbe entrare in servizio dalla prossima settimana, in attesa della nomina del togato che per adesso resta poco più di una chimera. Il risultato, dunque, è che anche quella in corso passerà senza che nulla si muova sotto l’aspetto dei processi penali, ma verrebbe voglia di dire che questo ormai quasi non fa più notizia. Il decreto dovrebbe arrivare nella giornata di oggi o al massimo domani.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente uscente dell’Assoforense ischitana, Francesco Cellammare, che in una nota – che sa tanto di appello e chiamata alle armi – indirizzata al consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, scrive tra l’altro: “E’ giunta l’ora di levare alto lo sdegno ed il nostro grido di protesta affinché raggiunga coloro che sinora non hanno inteso udirlo. L’avvocatura ischitana, pertanto, invoca l’intervento autorevole dell’ecc.mo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli per una celere e definitiva risoluzione delle problematiche evidenziate, e in particolare, con estrema urgenza, per l’immediata assegnazione di un Funzionario all’ufficio del Giudce di Pace di Ischia, ove alla revoca dell’applicazione dalla Presidenza della Corte d’Appello della funzionaria Savino Rosaria, che avrebbe dovuto prendervi servizio per un mese a decorrere dal 9 settembre scorso, non ha fatto seguito la nomina ed applicazione di altro funzionario ad opera della presidenza del Tribunale, onde porre rimedio ad una situazione di completa paralisi dello stesso e al gravissimo nocumento derivatone agli avvocati ed ai cittadini”. Insomma, per chi non lo avesse compreso, la barca fa acqua da tutte le parti.

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