Domenica delle palme, il messaggio di pace del Vescovo Lagnese
Ieri Domenica delle Palme, è stato un giorno fausto e di gioia per la Chiesa cristiano-cattolica di Ischia e del mondo intero, perché è stato rievocato l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme in sella ad un asino e seguito da una folla plaudente che sventolava alte foglie di palma in segno di giubilo. Al riguardo l’evangelista Giovanni così ha riportato: Dal Vangelo secondo Giovanni (12,12-16). “In quel tempo. La grande folla che era venuta per la festa, udito che il Signore Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina».
I suoi discepoli al momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte”. La Santa Pasqua di domenica prossima 21 aprile , preceduta da questa Settimana di Passione che ha preso il via da oggi 15 aprile, incomincia proprio da qui. Ieri mattina e durante le celebrazioni del tardo pomeriggio fino a sera, nelle chiese di tutta l’isola, i sacerdoti parroci delle parrocchie locali hanno diffuso il messaggio del Vicario di Cristo in terra , Papa Francesco, trasmesso al loro Vescovo Mons. Pietro Lagnese. Il quale si è fatto interprete della volontà del Santo Padre scendendo tra la gente, come del resto ha fato il Papa stesso sul sagrato della basilica di San Pietro in Vaticano, per la benedizione delle palme, simbolo della pace universale. Mons. Lagnese lo ha fatto ieri , per la ennesima volta da Vescovo della Diocesi isolana, sul Piazzale Aragonese e nella Cattedrale di Ischia Ponte come fece per gli anni precedenti, a cominciare della sua prima Pasqua ischitana . E’ stato come a Gerusalemme, nello spirito e nella giustezza delle azioni, volte a glorificare il messaggio divino e a ritrovare la pecorella smarrita di biblica memoria. Il Vescovo tra
la gente, è la bella dimostrazione che Mons. Lagnese ha dato di sè ieri , nell’ attesa domenica delle Palme, in Cattedrale e sul piazzale aragonese, allorquando ha benedetto insieme a Don Carlo, i ramoscelli di ulivo e i tanti “Paciapaci” (antica e tradizionale versione dialettale ischitana del Pace-Pace a intreccio), che sono stati innalzati da bambini ed adulti, madri e figlioletti, padri e nonni, con la devozione e l’entusiasmo di chi sa di partecipare ad una festa della propria chiesa a cui con fede gioiosa, si sente legato per la vita. Un programma realizzato con successo negli anni precedenti da Lagnese a Ischia ed è stato ripetuto quest’anno ad Ischia Ponte, purtroppo ancora una volta a discapito, se possiamo dirlo, della tradizionale benedizione delle palme che ha avuto luogo come ogni anno, sul Porto d’Ischia con l’offerta del ramoscello d’olivo benedetto che solitamente veniva consegnato direttamente dalle mani del Vescovo presente, ai comandanti di tutte le imbarcazioni all’ancora nel porto borbonico. Una suggestiva e molto significativa cerimonia che ha avuto luogo sul Porto anche quest’anno, purtroppo ancora un a volta senza il Vescovo che ormai, si è preso l’esclusiva del Piazzale aragonese, a due passi dalla ”sua” chiesa Cattedrale .
E’ stato invece il parroco della Chiesa di Portosalvo don Luigi De Donato ad osservare il sacro rituale, a continuazione di una tradizione inaugurata dal vescovo Mons. Antonio Cece in quella lontana domenica delle palme del 1960, allorquando, parroco della Reale Chiesa di Portosalvo, era appena da un anno, il compianto Don Pasquale D’Abundo che succedeva all’amato Don Franceschino Albano. Successivamente, negli anni in cui sono stati Vescovi a Ischia, l’hanno continuata i successori Vescovi Dino Tomassini, Diego Parodi, Antonio Pagano e da ultimo, nel 2012, Mons. Filippo Strofaldi. Idealmente il Vescovo Lagnese ha benedetto ieri dalla Cattedrale, lo stesso anche le palme della comunità parrocchiale di Portosalvo, che si è riunita in concomitanza di orario intorno al proprio parroco don Luigi De Donato nella Chiesa Reale sul porto per la preghiera di rito e l’osanna a Gesù. Da lì, il parroco Don Luigi De Donato in processione, seguito dal suo gruppo parrocchiale e da altri fedeli che si sono accodati, ha percorso tutto il tratto di banchina che cinge il Porto d’Ischia e consegnato al marinaio o comandante di ogni nave all’ancora ed ai marinai della Capitaneria che lo scortavano , il ramoscello d’oliva accompagnato dalla rituale benedizione. Cerimonia simile ha avuto luogo presso le aree portuali di Casamicciola, Lacco Ameno, Forio e Sant’angelo dove è giunta anche la benedizione del Vescovo Lagnese. Stessa benedizione è stata estesa ai ramoscelli di olivo ed alle palme ad intreccio di tutti i fedeli delle altre parrocchie dell’isola che li hanno alzati al cielo in segno di pace e di amore fra se stessi e l’intero popolo di Dio
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