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Sisma, il Comitato degli sfollati: «Pronti alla denuncia»

Il Comitato in rappresentanza dei cittadini colpiti dal sisma ruggisce ancora. Un esposto o una denuncia nei confronti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per il mancato monitoraggio del territorio e i danni conseguenti, anche d’immagine. È questa l’intenzione del sodalizio: tuttavia, prima di passare alle vie di fatto, il comitato chiede agli sfollati, ma anche al resto della cittadinanza isolana, una firma d’adesione per tutte le azioni necessarie. Il tema iniziale dell’incontro svoltosi ieri mattina al Capricho è ruotato dunque intorno a un possibile salto di qualità, come lo ha definito Susi Capuano, una delle componenti più attive del Comitato, per continuare a tutelare efficacemente le persone danneggiate dal terremoto dello scorso 21 agosto, in un percorso che sarà comunque accidentato. L’affluenza alla riunione è stata numerosa: i partecipanti hanno riempito la sala principale dello storico edificio di Piazza Marina oggi adibito a sede provvisoria degli uffici comunali.

STOP RICOSTRUZIONE. La Capuano ha tuonato: «Ormai è chiaro che per almeno un altro anno non ci sarà ricostruzione, non è stato nominato il commissario allo scopo. Ma adesso siamo noi che dobbiamo decidere se rimanere come siamo, oppure se dobbiamo crescere, alzando il livello della protesta. Servono le vostre firme per far crescere il comitato. La nostra lotta serve a vivere, non solo a sopravvivere». Susi ha anche ricordato che sono state perse già circa duecento iscrizioni alle scuole casamicciolesi: «Se perdiamo i bambini, perdiamo le famiglie e poi la stessa comunità. Queste duecento famiglie hanno a Casamicciola una residenza ormai solo fittizia. Presto potrebbero spostarsi definitivamente in un altro Comune». Di qui la proposta di un’azione forte contro gli enti, come l’Ingv, per gli errori di valutazione o gli atteggiamenti che hanno indotto le massime istituzioni a “sottovalutare” il terremoto che ha colpito l’isola, con alcune disparità di trattamento rispetto ad altre emergenze come quella di Livorno.

«Per fare questo – ha proseguito la Capuano – servono le firme di tutti voi per dare peso alla denuncia. Non bastano più le solite cento persone». È stata anche rilanciata l’iniziativa di una nuova manifestazione di protesta, diretta a creare disagio nelle zone nevralgiche dell’isola, pur senza arrivare al blocco della viabilità. Susi ha respinto le accuse secondo cui il Comitato è diventato una “succursale politica”: «Non ci sto a subire queste accuse. Da decenni mi dedico ad aiutare il prossimo, e ora secondo qualcuno io agirei per puro astio politico contro l’assessore Nunzia Piro. Vi dico anche che è inutile protestare  se si continuano a votare da decenni le stesse persone che poi non ci tutelano in situazioni come questa». In un breve intervento Nunzia Mattera, l’ideatrice dell’associazione “Catena alimentare Casamicciola”, ha invitato tutti i cittadini isolani a essere maggiormente solidali, non soltanto con coloro che hanno perso la casa o il lavoro.

ERRORI. È toccato poi ad Annalisa Iaccarino prendere la parola: «Sapevamo che nel decreto non sarebbe stato nominato il Commissario alla ricostruzione, perché  è una cosa che ricade nella legislazione ordinaria». Tuttavia, secondo la componente del Comitato, la documentazione ufficiale sul sisma ha sofferto sin dall’inizio delle errate informazioni circolate sin dalle prime ore, riguardanti la posizione dell’epicentro sismico e la magnitudo. Circostanze che hanno portato ai recenti provvedimenti che soffrirebbero degli errori iniziali di valutazione: «I media ci deridono e ci trattano come abusivi , ma ci sono state leggerezze pesanti, come quando la Protezione civile si affrettò a bollare gli edifici isolani come costruzioni realizzate con materiali scadenti. Un grave errore che ci è costato la lunga serie di sequestri e il blocco dei lavori a via Spezieria». A coloro che erano perplessi circa la firma da apporre per dotare il Comitato della forza per intentare tali azioni, la Iaccarino ha risposto: «Servono le firme di tutti, senza timore. Cosa ci potrà capitare di peggio rispetto alla situazione attuale? I nostri governanti ci hanno bloccato ogni prospettiva fino alla fine del 2018. Sono stati stanziati soltanto 30 milioni per una ricostruzione che non potrà partire senza il relativo decreto, stessa cosa per i dieci milioni stanziati a favore delle piccole e medie imprese».

Annalisa ha tenuto a sottolineare la costante opera di pressione operata sulle istituzioni e la presunta “inerzia” degli amministratori: «Le  e-mail di posta elettronica certificata per i solleciti circa le sospensioni tributarie e quelle dei mutui sono partite dal Comitato, non dai sindaci. Dal 23 agosto non ci sono state più richieste dai Comuni verso Roma. Al momento mi rendo anche conto che è inutile attaccare i sindaci: l’arrivo di un Commissario Prefettizio non risolverebbe nulla».  Susi Capuano ha dunque ribadito: «Qualunque azione intraprenderemo contro l’Ingv o altri enti, sarà sempre condivisa con tutti. È un percorso per gradi. Per questo vi chiediamo la firma».

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SCUOLE. Sul tema-scuole, sempre “caldo”, Susi Capuano pur disapprovando la linea dell’amministrazione di Ischia, ha ribadito che l’ente di via Iasolino va comunque ringraziato per l’ospitalità e le risorse impegnate a favore degli alunni casamicciolesi rimasti senza una sede. Sul punto, il dibattito si è rapidamente polarizzato tra le varie posizioni, spesso contrapposte. Secondo alcuni, i moduli abitativi provvisori diverrebbero presto “definitivi”, a tutto danno del rientro negli edifici da ripristinare. Una mamma ha dissentito: «Meglio i moduli, perché si attirerebbe una serie di persone che alimenterebbe l’indotto sul territorio di Casamicciola, mentre rimanere coi doppi turni negli altri Comuni porterebbe alla morte diverse attività commerciali casamicciolesi». Di diverso avviso Annalisa Iaccarino: «Le famiglie sfollate sistematesi a Ischia, non vogliono i moduli e troveranno più comodo e logico iscrivere i figli a Ischia, senza dover compiere un inutile andirivieni verso il territorio casamicciolese». Susi Capuano ha chiosato: «Il 23 novembre ci sarà la riunione con l’assessore delegata alla scuola Nunzia Piro, e tutte le mamme potranno votare ed esprimere il loro parere».

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Uno dei punti focali resta il completamento dei lavori al plesso De  Gasperi a Perrone, dove dopo il primo marzo si potrebbero effettuare i doppi turni senza doversi spostare in altri Comuni, mentre per le scuole medie non ci saranno novità fino a giugno. Un’insegnante ha ammonito: «Se si rifiutano i moduli per iscriversi poi in altri Comuni, non è affatto detto che si trovino gli spazi per tutti, e quindi si ritornerebbe ad affrontare i doppi turni». Ancora difficile, dunque, trovare una sintesi comune sul problema scolastico, mentre l’amministrazione parallelamente cerca una soluzione tramite il confronto con gli uomini del Ministero dell’Istruzione. L’assemblea si è sciolta intorno alle ore 12, con l’invito del Comitato a una settimana di riflessione per poi decidere se accettare l’invito a firmare la delega per le successive azioni da intraprendere.  Nel pomeriggio, Susi Capuano ha poi dichiarato:« Ringraziamo l’impegno del comitato, fosse anche e solo l’ultimo colpo di coda. Il nostro Governatore De Luca si sta impegnando per la nomina del commissario,oggi e domani verrà nuovamente discusso».

Francesco Ferrandino

Foto di Franco Trani

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