CRONACA

Sisma, gli emendamenti pro Ischia in Commissione

Oggi il passaggio in commissione Ambiente delle proposte isolane di modifica sul decreto che sta per essere convertito in legge, da domani l’esame in aula

Sono ore di attesa sull’isola per la discussione degli emendamenti proposti dai sindaci al Decreto-sisma. Oggi in Commissione ambiente del Senato verranno discusse le proposte isolane, accompagnate dalla memoria esplicativa redatta dal sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna. A Palazzo Madama, il senatore Domenico De Siano supporterà tali emendamenti. Entrambi, ieri, si sono incontrati al Capricho negli uffici comunali di Casamicciola: una vigilia quasi da “notte prima degli esami” per i due punti chiave che potrebbero risultare decisivi nel delineare quale sarà il volto della ricostruzione post-sisma a Casamicciola e Lacco Ameno. Com’è noto, l’isola punta al riconoscimento dei contributi per gli immobili condonati che hanno subito danni dal sisma e del riconoscimento della centralità della struttura del Commissariato straordinario di Governo per la ricostruzione per la pianificazione urbanistica.

Innanzitutto si chiede di emendare il decreto-sisma così come approvato giorni fa alla Camera dei Deputati seguendo ciò che è previsto dal decreto legge del 18 aprile 2019 numero 32, convertito nella legge numero 55 del 14 aprile 2019 n. 55, provvedimento relativo agli eventi che hanno colpito Catania e Campobasso. All’articolo 12 comma 7, la norma recita: “Nel caso in cui, sul bene oggetto di richiesta di contributo, sia pendente una domanda di sanatoria, il procedimento per la concessione dei contributi è sospeso nelle more dell’esame delle istanze di sanatoria e l’erogazione dei contributi è subordinata all’accoglimento di detta istanza”. Invece, come è noto, adesso coloro che hanno riportato danni dal sisma del 21 agosto 2017 e sono titolari di un’immobile sanato o in attesa di esame dell’istanza di sanatoria non ha diritto ad alcun contributo pubblico. Un’evidente e stridente disparità di trattamento, che l’isola vuole sia appianata.

L’altro “punto caldo” è relativo alla pianificazione del territorio. Secondo i sindaci isolani, deve essere il Commissario straordinario per la ricostruzione, che rappresenta il Governo, a fare i piani attuativi e programmare la pianificazione del territorio sulla scorta delle indicazioni fornite dare la pianificazione del territorio sulla scorta delle indicazioni fornite dalla Regione e dai Comuni. Invece a Montecitorio il testo approvato all’articolo 24 bis recita che “la riparazione e la ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017 nonché la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori interessati sono regolate da un piano di ricostruzione redatto dalla regione Campania”. Prevedendo che “le funzioni dell’ufficio speciale sono svolte dalla regione Campania”; nonché “il parere della Conferenza permanente (….) è reso dalla conferenza di servizi indetta e presieduta dal rappresentante della regione Campania, con la partecipazione del Commissario straordinario, del rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, il cui parere è obbligatorio e vincolante, e dei sindaci dei comuni di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno”. La pensano all’opposto le amministrazioni isolane, secondo le quali la pianificazione del territorio va realizzata dalla struttura del Commissariato straordinario per la ricostruzione, in quanto quest’ultimo rappresenta il Governo al quale la Regione è sottoposto. Un concetto sottolineato dalla Regione Campania all’indomani del sisma quando inviarono ai Comuni una nota nella quale ribadivano che il Governo doveva gestire l’emergenza e la ricostruzione, e non certo la Regione. Dopo il passaggio in Commissione, da domani il testo sarà sottoposto all’esame dell’aula.

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