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Sisma, si rilancia l’idea del sensore di allerta terremoto

di Sara Mattera

Ischia.   Nei giorni scorsi, come ormai è ben noto a tutti, il nostro territorio è stato interessato da due scosse sismiche che si sono susseguite nell’arco di pochi minuti. Le scosse, rispettivamente di magnitudo 1.9 e 2.3 hanno avuto come epicentro il Comune di Casamicciola,  avvertite, però, distintamente anche a Lacco Ameno, Panza, Barano e Fontana. Nonostante, quindi, le rassicurazioni dei sismologi, questi movimenti sismici – seppure di lieve entità – hanno innegabilmente allarmato la comunità isolana, memore sia del terribile terremoto di Casamicciola del 1883, che del recentissimo sisma che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 Agosto e che ha provocato quasi 300 morti e numerosissimi feriti. Lo stesso sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna – lo ricordiamo- all’indomani delle scosse telluriche che hanno interessato il territorio isolano ha incaricato chi di competenza di effettuare un sopralluogo tecnico di tutti gli edifici pubblici presenti sul  territorio comunale al fine di accertarsi di eventuali danni e appurare la completa agibilità delle strutture. Oltre la paura provata, però, è innegabile anche quanto gli stessi cittadini si siano sentiti impreparati di fronte alle scosse sismiche, incapaci, in alcuni casi, di agire nel modo più adeguato ad una simile circostanza.

Molti, infatti, nei giorni scorsi hanno lamentato  i pochi  incontri in materia, avuti nel corso degli anni,  con la Protezione Civile e hanno, quindi, cominciato a valutare l’idea di  proporre  maggiori meeting   sull’argomento terremoto con chi di competenze, non solo in ambito scolastico.  Sulla scia di questo sentire comune e di questi  ultimi avvenimenti, c’è anche chi, però,  pensa a rispolverare idee che, seppure siano state avanzate tempo fa , risultano quanto mai attuali e di indubbia utilità.  Ed è questo il caso di una proposta, lanciata qualche anno fa  da Davide Iacono, ex organizer del Movimento Cinque Stelle di Ischia, divenuto oggi membro attivo dell’Ischia Forum e  che nel 2014, aveva sottoposto al vaglio dell’attenzione dell’amministrazione comunale di Barano la possibilità di installare, presso i plessi scolastici del territorio in questione,  dei sensori di allerta di sciame sismico.  Lo spunto per quest’ idea era stato preso da un istituto scolastico napoletano che, in quell’anno, aveva inaugurato un sensore fornito di sistema acustico e visivo che avrebbe permesso, tramite connessione Adsl, di segnalare, in anticipo, l’arrivo di scosse di terremoto.

«Il sistema – aveva dichiarato all’epoca Davide Iacono – prende avviso dalla stazione del centro di monitoraggio  dell’osservatorio vesuviano e scatta esclusivamente se incombe di lì a qualche secondo  una scossa di terremoto. Attivarlo è semplicissimo. Occorre davvero nulla: sfruttare il segnale di avviso della nostra stazione di monitoraggio, collegarla tramite un modem  nella scuola e da lì ad un sensore acustico e visivo». Una proposta, quindi, certamente all’avanguardia e utile anche per una zona sismica come Ischia e che, però,  purtroppo è rimasta, fino ad oggi inascoltata da parte dell’amministrazione baranese. O per meglio dire, il sindaco Paolino Buono, all’epoca dei fatti, sostenendo che una simile iniziativa  di  così ampia natura tecnica, non rientrasse nei suoi compiti, rispose che l’amministrazione si sarebbe attivata se fossero arrivate precise indicazioni da parte degli organi preposti.  Indicazioni che, ovviamente, non sono mai arrivate.

«L’ostacolo per l’attivazione del progetto all’epoca– ci  spiega Davide Iacono-  fu rappresentato anche dalla protezione civile. Secondo la norme, la protezione civile sarebbe l’unico ente autorizzato a dichiarare allarme in caso di terremoto e allertare la popolazione. Detto tra noi, questa la reputo una vera assurdità».  Oggi, però, nonostante i risvolti negativi della vicenda, l’attivista di Ischia Forum, è intenzionato a riprendere in mano quel progetto e a sollecitare chi di competenza per la sua installazione, considerato, soprattutto il fatto che in alcune scuole italiane sensori simili sono comunque già esistenti. «A breve – ha proseguito Iacono – andremo a riproporre questo progetto di installazione dei sensori.  Personalmente, penso che quei venti secondi di preavviso siano fondamentali nel fare la differenza.  Neanche a far l’apposta, quattro ore prima delle scosse di Casamicciola  postai un link sulla mia bacheca di facebook relativo proprio  ai terremoti e  al modello Giapponese».

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Per chi non lo sapesse, infatti,  il Giappone,  paese ad alto rischio sismico,dal 2007, ha messo in piedi un sistema di allerta terremoti:  sensori piazzati il più vicino possibile all’epicentro che forniscono la stima dell’intensità del fenomeno e la previsione di arrivo dell’onda sismica, con avvisi acustici tramite la tv pubblica, la radio e in strada.  Un preavviso di pochi secondi, ma che, secondo gli esperti del settore, sarebbero sufficiente a  mettere in salvo delle vite.  Il sistema giapponese dei sensori sarebbe,  dunque, seppure molto più all’avanguardia,   simile,  a quello dei sensori  installati già in alcune scuole campane e   che, potrebbero  essere installati anche sulla nostra isola. «Occorre- ha dichiarato Davide Iacono – però almeno un minimo di impegno da parte delle amministrazioni e un po’ di costruttiva flessibilità da parte della protezione civile. In ogni caso sto coordinando anche altre future inziative su questo tema.  Non appena avremo Bartolomeo Garofalo sull’isola- amico, attivista e geofisico- articoleremo su dove far leva e lui proseguirà con le lezioni gratuite a scuola,come già accaduto qualche anno fa». Lezioni che, ovviamente, serviranno a dare maggiori ragguagli soprattutto ai più piccini sulla geologia della nostra isola e sul fenomeno dei terremoti.

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