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Rossini, Bernstein e i Queen protagonisti al Teatro Greco dei Giardini La Mortella

Gianluca Castagna | Forio – Sei appuntamenti per un cartellone interessantissimo e dalle sfumature diverse. La grande musica classica (Beethoven, Mozart, Verdi, Sant Saen) e l’omaggio inevitabile a Rossini; il genio del Novecento Leonard Bernstein e le orchestre jazz; le Suite del padrone di casa, Sir William Walton e perfino una rilettura del canzoniere pop firmato Queen, la band inglese che – come sanno bene i fan – oltre alla stupefacente vocalità del suo frontman, Freddie Mercury, non ha mai nascosto una vocazione sinfonica alla partitura e agli arrangiamenti musicali.
Prende così il via giovedì 21 giugno la stagione concertistica 2018 del Teatro Greco dei Giardini La Mortella a Forio. Con la Direzione Artistica di Caroline Howard, il cartellone musicale estivo del teatro all’aperto, sullo sfondo spettacolare del meraviglioso skyline foriano, offrirà a turisti (ma anche a uno zoccolo duro di isolani) una serie di proposte di grande musica.

La Fondazione William Walton, che gestisce i Giardini e finanzia interamente i suoi programmi musicali, prosegue nella realizzazione della propria mission, che intende promuovere la diffusione, la conoscenza e l’apprezzamento della musica valorizzando il suggestivo scenario del Parco, che nelle serate estive (o almeno fino al 26 luglio) diventa set ideale per tanti giovani talenti che spesso trovano qui un trampolino di lancio per la loro carriera musicale. Ancora una volta il desiderio di Sir William e Lady Walton, che la Mortella aiutasse i giovani musicisti a spiccare il volo, si traduce nel concreto in un cartellone di appuntamenti nel segno della musica, dell’arte e della cultura.
«Un programma, quello di quest’anno al Teatro Greco dei Giardini – spiega la Direttrice del Parco Alessandra Vinciguerra – per un pubblico ampio, che diventa sempre più fedele. Stranieri e tanti isolani, che stanno crescendo e, già in inverno, ci chiedono cosa accadrà d’estate. Il calendario dei concerti delle prossime settimane presenta una serie di orchestre e di gruppi già noti, ma con musicisti completamente diversi. Poiché espressione di scuole, Conservatori e Istituti musicali, l’avvicendamento è fisiologico e cambiano ogni anno. Possiamo dire che, nei nostri Giardini, abbiamo visto passare più di una generazione di talenti, in piena sintonia con l’obiettivo della nostra Fondazione: incoraggiare i giovani nel loro rapporto con la musica. Vederli crescere a affrontare una carriera internazionale è per noi un motivo di grande orgoglio».
Un successo cresciuto di anno in anno che sarà riconfermato anche nella stagione 2018 da ciclo di concerti che è stato presentato nel dettaglio alla stampa, sabato pomeriggio, dalla Vinciguerra e da Caroline Howard, Direttrice Artistica della rassegna.

Si comincia giovedì 21 giugno con la PatchworkJazz Orchestra diretta da Tom Green, che si era già esibito a Ischia quando ancora era studente di Fisica alla Cambridge University. Da allora ha vinto nel 2013 il Dankworth Prize for Jazz Composition e suona regolarmente nei venues più prestigiosi del mondo del jazz. “E’ una band con un repertorio molto trasversale» assicura la Vinciguerra. «Esegue sia brani del repertorio classico del jazz, sia molte musiche innovative perché tanti giovani di questa orchestra sono anche compositori. Come ha sottolineato Julian Joseph, pianista jazz e compositore di fama internazionale, rappresentano l’essenza dello spirito attuale della scena jazz londinese, dove si esibiscono regolarmente». La musica suonata da questa orchestra, grazie alla fusione di una vasta gamma di modalità espressive, spazia da melodie cariche e dolci a coinvolgenti ondate sonore, dal ritmo delle percussioni e del basso alle marce funebri e alle ballate folk e calypso.
Il programma musicale al Teatro Greco prosegue poi (giovedì 28 giugno) con l’Orchestra del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Il Maestro Roberto Molinelli, la viola di Anna Serova e la voce del giovane tenore leggero Alberto Ambrogiani promettono freschezza, innovazione e contaminazione di generi, combinando arditamente l’ispirazione artistica e musicale di stampo classico, simboleggiati nel giardino dalla figura e dal lascito morale dei Walton, con la musica pop più iconica. Queen’s Symphonies è infatti una libera elaborazione di brani famosi della mitica formazione pop dei Queen, trascritta per orchestra sinfonica, coro e band. Ambrogiani, del resto, si sta mettendo in luce sul panorama musicale grazie alla grande estensione della sua voce, come richiesta nelle canzoni dell’indimenticato Freddie Mercury.

«Da sempre» commenta la Direttrice Artistica Caroline Howard, «a guidarci è l’eccellenza di chi suona, ma anche la varietà delle proposte e delle nazionalità: dal San Salvador all’Estonia, dalla Scozia alla Spagna, pur mantenendo, per ovvie ragioni, un rapporto privilegiato con le orchestre italiane e inglesi. L’apertura ai generi ci interessa molto. In questi anni abbiamo ospitato spettacoli di danza, ad esempio. Ci piacerebbe inserire nel cartellone spettacoli di flamenco. In certi settori, tuttavia, è difficile trovare dei giovani già così bravi. Con la musica è più facile. Cos’altro mi piacerebbe? Un coro».
L’orchestra di Pescara eseguirà anche un brano in prima mondiale, “William’s Rock”, che testimonia il legame di affetto e stima che il M° Molinelli ha sviluppato negli anni con La Mortella, affetto che si è già espresso con altre composizioni dedicate al giardino (“Il Giardino di Lady Walton” per viola e orchestra), premiato brano del 2015, e con trascrizioni (in corso) di concerti con solista di Sir William. Anche il brano celeberrimo di Rossini che apre il concerto (“una Larme, una lacrima”) viene presentato nella trascrizione di Molinelli per viola.
Ed è proprio Gioachino Rossini, di cui quest’anno si ricordano i 150 anni dalla morte, l’altro grande protagonista del cartellone. L’Orchestra del Conservatorio di Castelfranco Veneto presenterà infatti il 5 luglio la brillante farsa “La Cambiale di Matrimonio”, composta nel 1810 da un Rossini appena 18enne, su libretto di Gaetano Rossi. La trama, semplice e dal lieto fine, fornisce lo spunto per gustose arie e concertati e presenta il classico motivo del triangolo amoroso, con la figura dello spasimante anziano e della giovane coppia innamorata. Composta senza coro per rispondere alle esigenze di spazio nel teatro veneziano dove ha debuttato, “La Cambiale” è un susseguirsi di freschezza, melodia e comicità. «Rossini è stato un genio assoluto della musica» osserva Caroline Howard. «Popolarissimo Tutti conoscono le overture di Rossini, penso a quella della Gazza ladra, utilizzata da Stanley Kubrick in “Arancia Meccanica”. Però è anche vero che la musica di Rossini. La musica di Rossini è difficilissima da suonare. Per questo i giovani musicisti del Conservatorio sono dei straordinari talenti». Ai Giardini La Mortella, dunque, sembrano superate le perplessità di eseguire un’opera lirica in forma di concerto. «E’ così», ammette la Howard. «D’altro canto anche il Maestro Antonio Pappano esegue due volte all’anno al Conservatorio di Sante Cecilia opere liriche in forma di concerto. E’ una cosa diversa, certamente, riusciamo a farlo perché non ci sono i costi della messa in scena. A volte bastano dei segni, non c’è sempre bisogno di tende pesanti o luci complicate. Le musiche rimangono altrettanto magnifiche, è un po’ complicato farlo con la voce all’aria aperta A volte c’è una sorta di competizione con rane, insetti, fuochi d’artificio. E’ un giardino, bisogna essere pronti a tutto.»

Fondato dal celebre violinista ungherese Tibor Varga, il Campus Musicus riunisce ogni estate nella cittadina di Sion, in Svizzera, giovani musicisti provenienti dal mondo intero, accomunati dalla grande passione. Lo stage di due settimane offre la possibilità ai giovani di imparare a suonare in un’orchestra di alto livello e in qualche caso anche di suonare da solista. Il repertorio che affronteranno al Teatro Greco spazierà da Verdi a Faure, da Piazzola a Leonard Bernstein, uno dei più grandi (ed eclettici musicisti del Novecento) di cui quest’anno si festeggiano i 100 anni dalla nascita. Chiudono gli spettacoli del programma Southbank Sinfonia (il quotidiano inglese “The Indipendent” l’ha definito “un giovane ensemble di immenso talento le cui esibizioni sono sempre spettacolari”) e la Mondaino Young Orchestra Jazz  di Rimini, una delle eccellenze nazionali in campo musicale dilettantistico. Diretta dal M° Michele Chiaretti, è stata invitata a “Umbria Jazz”, “Florence Youth Festival”, “Fano Jazz by the Sea” e ha già due produzioni discografiche al suo attivo. La prima del 2014 “Keep Swingin’!” è stata recensitadalla rivista musicale “Alias” come tra le migliori sorprese dell’anno e trasmesso in diretta GMMY Radio (CALIFORNIA).
Tutti i concerti si terranno il giovedì sera alle ore 21. L’ingresso (inclusa la visita al giardino) è di 20 €, 15 € per ragazzi da 12 a 18 anni, gli adulti oltre 70 anni e i residenti dei Comuni dell’Isola d’Ischia.

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