ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Ischia si conferma capitale delle “pompe assassine”

ISCHIA. E’ una notizia di quelle terrificanti, e quel che è peggio da accogliere con un profondo senso di impotenza, specialmente in una comunità come la nostra che ormai non si indigna più per nulla e dove che certe cose accadano comincia ad essere non soltanto scontato ma a questo punto evidentemente anche giusto e inevitabile. Per la serie, ci si perdoni la volgarità, continuiamocelo a prendere in quel posto (noi e i nostri portafogli, giusto per essere precisi) facendo finta di nulla. Non tutti, forse, conoscono il portale “Staffettaquotidiana”, un giornale – adesso anche on line – che dal 1933 rappresenta di fatto il quotidiano delle fonti di energia. Ebbene, uno degli articoli più cliccati della giornata di ieri recava un titolo eloquente e cioè “Carburanti, arrivano i rialzi”. Una notizia di quelle che certamente non possono mai far piacere agli automobilisti italiani in genere accompagnata da queste scarne righe di testo: “Dopo più di una settimana di calma sui listini, e dopo una settimana di rialzi per le quotazioni internazionali, tornano questa mattina (ieri per chi legge, ndr) a salire i prezzi consigliati dei carburanti alla pompa. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasoli…”.

Incuriositi, ci prendiamo la briga di andare a buttare l’occhio, pur consapevoli che avremmo ricavato soltanto qualche amara sorpresa e peraltro nemmeno nulla di nuovo rispetto all’ormai abituale fronte. Il bubbone scoppia nel momento in cui andiamo a renderci conto di quella che è la media dei prezzi praticati dai gestori all’Osservatorio ad hoc del ministero dello Sviluppo Economico e che sono stati elaborati dal quotidiano di settore, così come risultavano alle 8 del mattino di martedì su circa 14 mila impianti disseminati lungo lo stivale, che pure costituiscono una buona media. Ebbene, la benzina self service costa mediamente 1,547 euro/litro (+1 millesimo, mentre alle pompe cosiddette bianche il costo si ferma a 1,522), diesel a 1,415 euro/litro (+1 millesimo, pompe bianche 1,392). Per quanto riguarda invece la benzina servita la tariffa è pari a 1,665 euro/litro (+1 millesimo, pompe bianche 1,565), diesel a 1,536 euro/litro (+2 millesimi, pompe bianche 1,435). Gpl a 0,637 euro/litro (invariato, pompe bianche 0,626), metano a 0,961 euro/kg (-2 millesimi, pompe bianche 0,952). Fin qui i dettagli contenuti negli allegati in pdf che sono scaricabili dal succitato portale.

Insomma, non ci vuole uno scienziato o un professore di matematica per capire che la media di questi prezzi sarebbe ritenuta “santa e benedetta” sulla nostra isola, dove probabilmente se si potesse godere di tali tariffe si sparerebbero più fuochi che in occasione della Festa di Sant’Anna. Perché invece, sul nostro ameno scoglio – per motivi tuttora inspiegabili o che almeno noi comuni mortali non siamo riusciti a comprendere –  un costo “umano” del carburante sembra essere destinato a rimanere una chimera, nonostante una serie di iniziative e proteste che negli ultimi anni hanno portato anche a un’interrogazione parlamentare. Benvenuti a Ischia, dove la benzina costa 1.874 euro al litro e dove da ieri mattina quella delle pompe bianche è arrivata anche a 1.824 euro. Il diesel, invece, viene fatto pagare 1.708 euro al litro (“soltanto” 1.678 euro al litro presso le pompe bianche). Pensate a quanto siamo amanti della macchina e rendetevi conto di quanta benzina facciamo in un anno. Poi fatevi due conti, e immaginate vivere altrove quanto potrebbe farvi risparmiare. A questo punto, se vi va, non abbiate vergogna: mettetevi pure a piangere, ne avete tutti i motivi di questo mondo.

Gaetano Ferrandino

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex