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Solidarietà: il presepe dell’Unicef domenica a Casamicciola

Sono più di 700 i bambini annegati nel mare Egeo dall’inizio dell’anno. Sono siriani, sudanesi, nigeriani, somali, eritrei. Sono bambini in fuga. Dalla guerra, dalla povertà, da fame e violenze.

Nel 2015 il flusso di rifugiati e migranti verso l’Europa ha raggiunto un livello che non si registrava dagli anni della Seconda Guerra Mondiale.

Tra i richiedenti asilo in Europa, 1 persona su 4 è un bambino.

In totale, tra gennaio e luglio 2015, 141.525 bambini hanno richiesto asilo in Europa.

Hanno intrapreso lunghi e pericolosi viaggi, esposti a rigide condizioni climatiche e al rischio di cadere vittime del traffico di minori o dell’esplosione di ordigni bellici. Sono bambini stremati e traumatizzati. Hanno bisogno di un rifugio appropriato dove riposare, di uno spazio sicuro dove poter giocare e apprendere, di un supporto psicologico, di assistenza medica, di una nutrizione adeguata e di servizi igienici sicuri.

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Con un atto d’amore, di solidarietà, possiamo riconoscerci cittadini della stessa Terra e stringere i bambini di tutto il Mondo in un unico abbraccio.

 

L’UNICEF Isola d’Ischia vi aspetta il 13 dicembre 2015 a Casamicciola Terme per il consueto appuntamento prenatalizio con il Presepe Vivente e il Mercatino della Solidarietà perché i diritti dei bambini vicini e lontani diventino i doveri degli adulti.

 

Gli alunni delle scuole partecipanti sfileranno dal Pio Monte della Misericordia fino a piazza Marina dove si svolgerà lo spettacolo canoro che li vedrà protagonisti.

Corso Manzi ospiterà le coloratissime bancarelle della solidarietà dove sarà possibile acquistare i manufatti realizzati dai bambini e le Pigotte UNICEF.

 

Il ricavato della manifestazione Un Presepe per l’UNICEF 2015 sarà interamente devoluto per la campagna Bambini in pericolo – Non è un viaggio, è una fuga che consentirà all’UNICEF interventi di sostegno per la protezione dei bambini migranti con l’allestimento di Child Friendly Space (spazi protetti in cui i bambini possono giocare, apprendere e ricevere assistenza), il rifornimento di acqua e installazione di servizi igienico-sanitari presso i centri o le aree temporanee di accoglienza, la distribuzione di kit igienici e di aiuti per l’inverno come coperte e vestiti invernali.

 

Il futuro è già scritto negli occhi dei bambini.

Il futuro si chiama bambino.

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