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Soppressione pronto soccorso, alunni occupano sala consiliare

di Francesco CastaldiPROCIDA –

Prosegue senza sosta la protesta della popolazione procidana in seguito all’imminente soppressione del pronto soccorso dell’unico presidio ospedaliero dell’isola, il “Gaetanina Scotto di Perrottolo”. Nelle scorse edizioni del nostro quotidiano, vi abbiamo dato conto delle numerose iniziative poste in essere dall’amministrazione guidata da Dino Ambrosino per scongiurare il ridimensionamento della struttura sanitaria che, per effetto di un decreto ministeriale recentemente sposato anche dal commissario per la Sanità della regione Campania Joseph Polimeni, diventerà un mero centro di prima osservazione. Un presidio che, in ragione dei tagli imposti dalla direttiva del ministro Beatrice Lorenzin, verrà dotato di soli tre posti letto.

Un numero fin troppo esiguo per poter far fronte alle esigenze della popolazione procidana, sensibilmente rimpolpata dalla presenza, durante la stagione estiva, di un’impressionante pletora di turisti che, nel proprio periodo di villeggiatura sull’isola che incantò la scrittrice Elsa Morante, potrebbero aver bisogno di ricorrere alla cure del personale medico del “Gaetanina Scotto di Perrottolo”, che almeno per il momento garantisce un servizio attivo ventiquattro ore su ventiquattro, e ciò grazie alle turnazioni effettuate con l’ospedale “La Schiana” di Pozzuoli.

Ieri mattina, dopo le lenzuola bianche esposte sui balconi delle case e il suono delle campane a lutto di mercoledì, centinaia di studenti hanno pacificamente occupato la sala dove abitualmente si svolgono le sedute del civico consesso procidano. Un gesto molto eloquente, che ci dimostra che anche gli abitanti più giovani dell’isola hanno a cuore la problematica, che in brevissimo tempo potrebbe condurre Procida nel baratro più totale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che le tempistiche del trasporto nei presidi ospedalieri della terraferma potrebbero verosimilmente risultare fatali per coloro che necessitano di un immediato intervento da parte del personale sanitario.

Come già raccontato in precedenza, la notizia della soppressione del pronto soccorso isolano, giunta alle orecchie della giunta Ambrosino qualche giorno fa, ha subito scatenato la reazione del primo cittadino di Procida, che nella serata di lunedì ha infatti convocato un consiglio comunale permanente, e questo nel tentativo di smuovere la coscienza dei piani alti. Il sindaco ha inoltre minacciato che la sua compagine politica, qualora non fossero tenuti in considerazione i diritti dei procidani, è disposta senza remora alcuna a rassegnare le dimissioni. Nel frattempo l’amministrazione ha provveduto ad inoltrare una lettera anche al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, che mercoledì sera ha contattato telefonicamente Dino Ambrosino.

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Il primo cittadino dell’isola di Graziella, tramite un breve post pubblicato sui social, ha annunciato che il presidente De Luca ha garantito l’impegno della Regione a offrire a Procida adeguati servizi sanitari, potenziando il budget finanziario per l’Asl locale. Pur avendo apprezzato l’impegno di Vincenzo De Luca, Ambrosino ha chiesto anche per il territorio da lui amministrato l’applicazione della deroga prevista per le piccole isole. L’auspicio è che la regione, di concerto con i ministeri della Sanità e dell’Economia, possa evitare definitivamente il ridimensionamento dell’ospedale di Procida, unico baluardo in difesa della salute degli abitanti dell’isola di Arturo.

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Intanto, nel primo pomeriggio di ieri, sempre sulla propria pagina Facebook, il sindaco Ambrosino ha scritto: «Sta quasi per essere pubblicato il decreto commissariale con il nuovo Piano Ospedaliero Regionale. Per Procida è previsto un Punto di Primo Intervento che ci riporta indietro di trent’anni. Faremo appello, come previsto dal decreto stesso, ai Ministeri della Sanità e dell’Economia. Resta l’amarezza per non essere stati difesi dalla Regione Campania. Il consigliere con delega alla sanità, dottor Enrico Coscioni, ha fermato il suo sguardo solo su Capri, evidentemente l’unica isola che si intravede dal suo appartamento di Salerno. Ne chiediamo le dimissioni, per non aver saputo interpretare al meglio la disponibilità del Presidente De Luca a salvaguardare la sanità della nostra isola». Una telenovela, quella iniziata qualche giorno fa a Procida, che considerati gli ultimissimi sviluppi è ancora ben lungi dal suo definitivo epilogo.

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