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Sopralluogo congiunto, l’Asl: si chiuda il mercato al Pio Monte

Dopo la verifica sul posto eseguita lunedì scorso, è arrivata la nota dell’Azienda sanitaria che dichiara la presenza di gravi problematiche igienico-sanitarie e per la sicurezza delle persone

Nuova puntata nella lunga vicenda relativa al mercato comunale di Casamicciola. Stavolta, dopo un sopralluogo congiunto eseguito lo scorso lunedì da Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia municipale e tecnici comunali nel complesso del Pio Monte della Misericordia, dove da anni vengono allestiti gli stand mercatali, è arrivata la comunicazione dell’Asl Napoli 2 Nord nella quale viene dichiarata la presenza di “gravi problematiche igienico-sanitarie oltre a gravi problemi per la sicurezza delle persone che vi accedono, tali da rendere l’area non idonea come mercato comunale”.

La nota dell’azienda sanitaria locale si conclude spiegando che “è necessario interdire l’intera area del Pio Monte della Misericordia alla fruizione pubblica e accesso delle persone”.  Come si ricorderà, le vicissitudini del mercato comunale vengono da lontano: lo scorso inverno l’area si era rimessa in moto dopo lo stop dettato da una serie di presunte irregolarità, ma poi è arrivato il Covid-19 a complicare nuovamente la situazione. Nei mesi scorsi una relazione firmata dal comandante della polizia municipale, Giovanni Mattera, spiegava che a seguito di una verifica presso il sito Pio Monte della Misericordia, “il controllo sul pagamento della Tosap deve necessariamente essere preceduto, per dovere istituzionale, da una verifica sulle condizioni igienico sanitarie. Tali condizioni, in special modo per quanto attiene le misure anti diffusione Sars Cov2, appaiono del tutto inesistenti”.

“Si evidenzia – aggiungeva Mattera in maniera piuttosto eloquente – che nessuna misura di cui all’ordinanza del presidente della Giunta regionale Campania n. 49 del 20 maggio 2020 è stata adottata: assente il termo scanner di cui all’ordinanza sindacale n. 132 del 18 giugno 2020, ed ogni altra misura dalla stessa prevista. Non esistono sui siti servizi igienici”. Insomma, la relazione non ammetteva repliche: chi operava nel mercato non avrebbe assolutamente rispettato le disposizioni di due enti, sia la Regione che il Comune. In sostanza risultavano aggravatesi le problematiche già segnalate a febbraio scorso.La stessa Assocampania, nel richiedere controlli, nella propria nota del 18 luglio 2020, spiegò che la definizione di ‘mercato settimanale’ “non era adeguatamente supportata dalle norme di riferimento che regolamentano il settore e l’area non rispetta le norme igienico sanitarie”. Valutazioni che già alla vigilia di ferragosto portarono a invocare l’interdizione dell’area. Adesso, la nota dell’Asl Napoli 2 Nord sancisce ufficialmente quello che sin da lunedì era parso evidente a tutti.

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