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Presunto bullismo, i genitori: falsità, il corpo docente è soltanto da elogiare

Gentile direttore,

In relazione all’articolo apparso sul quotidiano Il Golfo di giovedì 31 maggio 2018, i genitori degli alunni del I Circolo Ischia, Plesso Giovanni Paolo II – FondoBosso – intendono dissociarsi con fermezza dalle considerazioni espresse dal non meglio identificato “redattore” e dall’intervistato Sig. Ciro Capobianco. Invero, l’articolo in questione, preceduto da un post apparso sulla bacheca Facebook del sig. Capobianco il pomeriggio precedente, titola testualmente “Bullismo a scuola, una denuncia scuote Ischia”, e riferisce della “denuncia” del sig. Capobianco in ordine a presunti atti di bullismo definito “serio” in danno di un alunno della scuola primaria di Fondo Bosso, a suo dire “coperti dai docenti stessi”. Per tale ragione il sig. Capobianco ed il redattore dell’articolo invocano la collocazione di telecamere di sorveglianza nelle aule scolastiche e la “punizione” dei colpevoli.

Segue, nella stessa pagina, altro articolo relativo alle preoccupazioni asseritamente espresse dai genitori all’esito della diffusione della notizia, che a dire del redattore avrebbero portato molti ad interrogarsi sull’opportunità di trasferimento dei propri figli, e riferisce di un genitore, non identificato, il cui figlio sarebbe stato soggetto, nella scuola dell’infanzia, a punizioni definite “abnormi” da parte delle insegnanti e dettate, a dire dall’articolista, da “discutibili sistemi di educazione”; fenomeni, peraltro, a quanto si legge nell’articolo, “circondati da una certa dose di omertà”. Ebbene, sia l’articolo in parola, sia il precedente post apparso su Facebook e poi cancellato dal responsabile, contengono affermazioni false, infondate ed ingiuriose nei confronti delle insegnanti come dei genitori, giacché sia gli uni che le altre vengono tacciati di omertà, di connivenza, di complicità con gli autori dei presunti atti di bullismo.

Ancora, quanto alle accuse mosse alle docenti della scuola dell’infanzia, i genitori negano decisamente che quanto riportato dal quotidiano corrisponda al vero ed evidenziano che l’articolista ha del tutto sovvertito le considerazioni espresse da una madre in commento al post del Capobianco e relative ad altro circolo scolastico, collocandole falsamente nell’ambito della scuola di Fondo Bosso, al quale sono del tutto estranee. A tal proposito i genitori degli alunni del plesso Fondo Bosso del Circolo didattico Ischia 1 prendono le distanze da quanto riferito nelle esternazioni del sig. Capobianco sul social Facebook e sul quotidiano Il Golfo, sottolineando che nulla di quanto insinuato corrisponde neppur lontanamente alla verità ed evidenziando che la scuola primaria e quella dell’infanzia Giovanni Paolo II – Fondo Bosso – sono modelli di riferimento della comunità scolastica per il senso di accoglienza, di condivisione e di comunità che le caratterizzano, oltre che per l’estrema professionalità delle insegnanti che vi operano, confermata quotidianamente dai brillanti risultati degli alunni anche a completamento dei cicli dell’infanzia e della scuola primaria.

Pertanto i genitori contestano categoricamente le affermazioni del sig. Capobianco e del quotidiano Il Golfo secondo le quali il personale scolastico al quale essi quotidianamente affidano i propri figli presenti quelle connotazioni pesantemente negative insinuate, e manifestano con la presente tutta la propria solidarietà alle insegnanti, ingiustamente lese personalmente e professionalmente nel proprio ruolo di educatrici.

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I genitori della scuola dell’infanzia e della scuola primaria

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del I Circolo Ischia, Scuola Giovanni Paolo II – Fondo Bosso

RISPONDE GAETANO FERRANDINO – Prendiamo atto delle precisazioni fornite dai genitori del plesso scolastico oggetto della vicenda raccontata dal nostro giornale e riassunta anche nella missiva. Sperando, innanzitutto, che si sia trattato di un refuso quel “redattore” posto tra virgolette, che sembrerebbe quasi voler fare ironia sulle capacità professionali di chi si spende quotidianamente per questo giornale. Se fosse davvero così, rispediamo al mittente. Per il resto, lungi assolutamente da noi voler mettere in discussione la professionalità, l’amore e la dedizione con cui le insegnanti del plesso di Fondobosso svolgono quotidianamente la loro attività, cosa che peraltro viene unanimemente riconosciuta ed è stata a più riprese apprezzata anche dalla nostra testata, che in più circostanze ha avuto modo di rendere merito all’operato del corpo docente con una serie di resoconti giornalistici. Che, crediamo, facciano abbastanza “testo” per far capire quale sia l’opinione della nostra testata a riguardo. Se nelle scuole di tutta Italia si verificano fenomeni di bullismo, più o meno rilevanti, credo – e qui parlo da genitore – che mai la colpa possa essere attribuita agli insegnanti, che oggi molto spesso si sostituiscono anche alle famiglie e rappresentano un faro ed un baluardo (addirittura a volte l’unico o ultimo) imprescindibile per la crescita, la formazione e l’educazione dei bambini o dei ragazzi. E in questo crediamo che il corpo docente di Fondobosso sia un esempio da seguire ed emulare. Riprendere una notizia con dei commenti significa fare informazione, non necessariamente condividere quanto si denuncia in una piazza pubblica per quanto virtuale. Alle insegnanti rinnoviamo, ove mai ce ne fosse bisogno, la nostra massima stima.

 

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