CRONACA

Psicosi da coronavirus, anche a Procida aumenta la paura

Con l’aumentare dei casi a livello nazionale anche sull’isola di Procida si cerca di approfondire la questione

E’ oramai innegabile che la situazione relativa al coronavirus, con il flusso continuativo di notizie, approfondimenti e aggiornamenti a mezzo stampa, tv e social, e i tanti casi di contagio e morti che stanno interessando, al momento, solo alcune regioni italiane collocate nel nord dell’Italia, sta facendo aumentare, e non di poco, la sensazione di paura anche nei cittadini residenti sull’isola di Procida.

A tal proposito, nella giornata di ieri, il Primo Cittadino Raimondo Ambrosino, in un post sulla sua pagina social, scriveva: “Stamattina abbiamo fatto il punto della situazione con le strutture sanitarie del territorio. Il Pronto Soccorso si è organizzato, così come il 118, con l’augurio che non dovremo mai avere bisogno della loro collaborazione. Le limitazioni degli spostamenti dei cittadini sono state decise da provvedimenti governativi e riguardano i comuni dove almeno una persona è risultata positiva al Coronavirus. La forza pubblica è incaricata di controllare che i cittadini non si allontanino dai comuni interdetti. Anche per la Cina vale lo stesso discorso. Solo le persone che sono state nelle aree infette sono obbligate a comunicare il loro rientro all’autorità sanitaria locale, che stabilisce la quarantena. Lo stesso obbligo vale per i cittadini che sono stati nelle città del mondo dove siano stati riscontrati casi di Coronavirus. Al momento a Procida non ci sono evidenze che possano determinare ad assumere provvedimenti restrittivi della libertà di alcuno.

Per la tranquillità di tutti, accogliamo comunque la richiesta di disinfestare le scuole di nostra competenza con un intervento straordinario da eseguire in questi giorni.

Ribadisco il consiglio di seguire le cautele che ci aiutano a superare le altre influenze. È auspicabile mantenere gli ambienti molto arieggiati, con l’augurio che venga presto il clima primaverile e ci consenta di mettere alle spalle questa crisi”.

Sull’argomento è intervenuto anche Giuseppe Giaquinto, di Procida in Movimento, che dice: “E’ evidente che il primato che ha in questo momento l’ Italia per i casi di coronavirus evidenziano che le misure preventive prese dal governo italiano sono state poco efficaci. E’ stato il primo Stato a chiudere gli aeroporti ai voli provenienti dalla Cina ma poi non siamo stati capaci di monitorare i tanti connazionali e tutti i non cinesi che erano stati in Cina negli ultimi tempi e che sono tranquillamente rientrati in Italia. Ora senza fare polemiche ma affrontando l’emergenza con responsabilità chiediamo che almeno i primi cittadini delle nostre comunità attuino tutte le misure informative e di prevenzione necessarie a salvaguardare la salute dei cittadini che amministrano. Purtroppo è il tempo di concentrarci su questa pericolosa emergenza dimostrando di avere capacità e sensibilità per dare ai propri concittadini gli strumenti per difendersi e soprattutto per attuare tutti gli interventi necessari alla prevenzione e al diffondersi del contagio. Nessuno può non sentirsi coinvolto in questa drammaticità e nessuno può continuare a dipingere la realtà con i lustrini della festa”.

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