Lo spy game, quando Stanziola faceva il “detective”
Emerge qualcosa di davvero singolare dall’attività degli inquirenti durante le indagini tese ad accertare il coinvolgimento di altri soggetti nell’ “affaire Casa Bianca”. Gli investigatori avevano provveduto al setaccio dei personal computer sequestrati al tenente Stanziola, dai quali è emerso che lo Stanziola registrava tramite smartphone o con altri sistemi di ripresa le conversazioni con alcune persone, in particolare quando parlava delle indagini a suo carico. In un video si assiste al dialogo tra Stanziola e Salvatore Di Costanzo (all’oscuro di essere registrato), geometra presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Barano e anch’egli indagato. Si tratta di una conversazione in cui, secondo gli investigatori, emerge che anche il Sindaco Paolino Buono e il suo vice Dionigi Gaudioso erano a conoscenza delle attività illecite poste in essere a vantaggio di Raffaele Piro (all’epoca difeso, come detto, dall’avv. Maria Di Scala), così come ne era consapevole lo stesso Di Costanzo. Attività illecite consistenti nell’istruttoria sulla falsa autorizzazione paesaggistica n.24 a favore di Raffaele Piro in relazione agli abusi edilizi da quest’ultimo compiuti sull’albergo Casa Bianca, documento sul quale Luigi Di Costanzo (altro funzionario), indicato come istruttore della pratica, dichiarò agli investigatori la sua assoluta estraneità disconoscendo l’autenticità della firma e i sigilli della Soprintendenza:
S (Stanziola Nicola Antonio) – Tu hai visto se potevi avere le chiavi di la, per vedere questo fatto?
D (Di Costanzo Salvatore) – Antonio, noi dobbiamo fare la cosa… con cervello … io ora devo acchiappare a Dionigi (Gaudioso, vicesindaco ndt) gli devo dire: “Dionigi adesso acchiappa a questo all’amico tuo … deve portare queste cazzo di chiavi .. ora ha rotto il cazzo basta” perché poi se davvero succede qualcosa, dico andate all’Ufficio paesaggio … Perché ora mi ha scocciato, questa storia che ha due piedi in una scarpa non mi piace..
S – … e ma come fa ad avere due piedi in una scarpa?
D – .. lui ha le chiavi dell’Ufficio, noi come possiamo entrare lì dentro? (fanno riferimento a Di Costanzo Luigi ex responsabile dell’Ufficio paesaggio oggi transitato alla Polizia Municipale n.d.t.) Quello fa il vigile… si è dimesso … perciò, a Mattia (geom UTC Mattia Florio, ndt) facciamo la consegna, ho detto voglio perdere una giornata dietro a loro, facciamo quello che dobbiamo fare, gli elenchi perché non c’è un elenco..
S – Ah! Non c’è un elenco?
D – No
S – Non ha fatto neanche l’elenco?
D – E quello perciò sta tenendo in mano … hai capito?
S – Ah! ..L’elenco dell’articolo 9 lo teniamo tutta roba sequestrata?
D – L’articolo 9 … si si ce l’ho
S – embé … per vedere lì dentro, per capire
D – lo vuoi?
S – sì sì se è possibile…
D – Come, l’articolo nove che c’entra Antò
S – Salvatore, io mi devo mettere… Tutta una serie di cose …
D – ho capito!
S – ee, hai capito?
D – vedi di farmi passare un guaio pure a me! (ride)
S – Noo e perché? (ride)
D – in tutta questa guerriglia!
S – ee a guerriglia … no Salvatore, cerca di capirmi
D – Tanto prima o poi esce, non ti preoccupare e se esce una cosa di questa veramente, da sputarci in faccia tutti quanti, se poi tra colleghi ce lo dobbiamo mettere in culo stiamo proprio …
S – No a me cioè ti dico … io personalmente sto tranquillo, cioè a me non me ne importa proprio, siccome non c’è dolo, non c’è, lo tosi o non lo tosi il cane…
D – certo
S – Cioè fammi capire! È venuto quello stava piangendo facendo, attività produttive che si chiudono, fa sempre male, e allora uno ha cercato di aiutarlo.. poi dopo.. ma si parla troppo!
D – sì qua dentro.. la colpa ce l’ha lui perché lui la prima cosa che ha detto a me Antonio, allora quando fu quella situazione, lo seppi tramite lui, che poi quando venni dentro che parlai con il Sindaco, ti dissi pure a te, lascia stare non firmare e tutto il resto.. io quindi l’ho saputo da lui, come lo ha detto a me, lui lo ha detto al Comandante (Ottavio Di Meglio ndt) Sicuro! Perché il comandante doveva firmare quella cosa .. ti ricordi?
S – ee..
D – ee.. e il comandante a un certo punto non ha voluto fare più niente…
S – Fammi capire, ma poi che ci sta di male? Tu hai firmato, cosa ci sta di male? Io questo dico. Secondo me è stata firmata una pratica che secondo me si poteva firmare, per salvaguardare poi che cosa? Un’attività produttiva, non per salvaguardare un privato no per… hai capito? Poi parla lui che si è fatto il suocero e il cognato? E se l’è firmate pure lui?
D – il cognato chi è?
S – e non è il fratello di Stefania? (Iacono Stefania, moglie di Luigi Di Costanzo, ndt)
D – là c’è pure un’altra DIA di condono a nome suo….
S – e cioè al suocero e alla cosa .. le ha fatte lui? Le ha firmate lui?
D – nooo non le ha firmate lui … mica è scemo
S – e chi le ha firmate?
D – noo la relazione gliela mandò Mattia a Napoli, la relazione paesaggistica non l’ha firmata lui…
S – Ah gliel’ha mandata Mattia?
D – Certo perché lui si è astenuto
S – Ah si è astenuto? E Mattia era RUP? Fammi capire, io non sono RUP (responsabile Procedimento Paesaggistico, ndt)! Cioè poi fammi capire poi per favorire il cognato? Il suocero? Io poi dico Santo Dio d’amore, fammi capire!
D – ma non è la questione, cioè voglio dire può capitare ad ognuno di noi che ci sta un parente che ha una pratica… questo e quello… sta tutto a posto, però poi quando, poi succedono queste cose… però poi noi stiamo parlando, non sappiamo come è andata, può darsi che quello assolutamente poi quando quello è andato dai carabinieri quello si è stato zitto.. ma non credo, Antonio, che ha parlato! Però io sono curioso di capire come cazzo ci sono arrivate queste notizie da quello… hai capito?
S – che poi ci sono arrivati o non ci sono arrivati a me non me ne fotte proprio, nel senso che siccome ho..
D – No ma è grave… l’atteggiamento è uno schifo
S – è grave perché eticamente e professionalmente non ci doveva stare una cosa del genere
D – io ho fatto il bordello però come si dice, cane che abbaia non morde.. cioè io ho esternato le mie cose, ho ditto ho fatto così ho fatto bordello, però alla fine io non mi sogno mai di andare a fare un macello di quelli… di andare a dire…
S – che poi è un macello preoccupante per l’amministrazione, non per me, perché
D– per tutti quanti, Antonio, per tutti, perché non è solo la situazione tua, la situazione che il Sindaco in primis che ha premuto su questa pratica, perché se quello a te non ti rompeva il cazzo, tu mica andavi a firmare la cosa a Raffaele Piro! E cioè voglio dire… il Sindaco l’altro giorno venne vicino a me, perché si sentiva in colpa, però mi chiamò anche dentro, c’era pure Dionigi, ma tu, io, ti risulta che ho mai fatto pressioni? E io ho detto: “Dottò una volta venisti nell’ufficio.. firma subito sta cosa perché altrimenti, così colì, “va bene io scherzavo!” Ho capito! Ma io il senso che volevo dire.. cioè mo tu ti senti in colpa però cazzo, quando io ti ho detto che non lo dovevi far firmare a quella pratica, mo vorresti pure scaricare la colpa? Ora come minimo ti devi sentire in colpa e scusa… Disse Dionigi tu poi dovevi forzare la mano di più, va bene ma quello è sempre il Sindaco, che mi devo mettere a dire, io già ho fatto uno sforzo a dirglielo, dissi però Dottore cazzo! Un paio di volte però non mi sei piaciuto, no si deve fare e basta… poi dopo succedono i macelli e ognuno fugge e chi ha fatto la cosa la prende nel culo e non va bene così
S – mah… non me ne fotte proprio.. ti ho detto alla fine io penso che non c’è dolo, non c’è cattiveria, l’unica cosa che chi ha in mano sta cosa la.. loro cercheranno di giocarla male i carabinieri.. però me li devo fottere, cioè questo sia chiaro..
D – però poi che succede con la foga di incastrare a uno no… magari da tanto tempo che ti stanno addosso che ti vogliono…. Con la foga devi vedere quanta insalata che prendono… tutte stronzate scrivono… poi è positivo perché ti renderai conto che talmente la presa che chissà che vogliono fare… si buttano la zappa sui piedi da soli… ma scusa tu a Maria poi non gli hai detto la situazione? (Maria Grazia Di Scala, avvocato di Raffaele Piro, ndt)
S – Noooo, Salvatore io non parlo con nessuno, neanche con Paolino ho parlato..
D – non per il fatto che giustamente tu ora ti devi difendere… però quello si deve prendere pure le responsabilità sue.. cioè nel senso che lui ha preteso queste cose, con il Sindaco, con Maria, con tutti, adesso giustamente nel tuo difenderti, tu secondo me devi dire che quella pratica è arrivata là insieme alla lettera di sollecito… con tutte quelle carte…
S – eee Salvatore belli cazzi.. e se quelli la trovano nel computer di Stefania? Cioè, non ti scordare!
D – Dici il file?
S – eee..
D – e perché dove è arrivata?
S – Arrivò nella posta di Stefania!
D – via e mail
S – eee..
D – io dico agli atti… la documentazione! Il provvedimento ormai si è capito che, voglio dire, è stato fatto.. Però dico gli atti, la copia di questa pratica, senza protocollo…
S – ma il fatto grave Salvatore è la lettera di trasmissione! Che fine ha fatto?
D – Ma si è trovata?
S – io una copia l’ho vista..
D – l’hai vista? E quindi allora questa lettera ci sta?
S – La lettera di trasmissione da Barano a la ci sta… per me..
D – ma Paolino lo sa tutto l’iter..
S – e per me la firma è di quell’uomo là…
D – e lui è andato a dire che non è la sua (Fa riferimento alle sit rilasciate ai carabinieri da Luigi Di Costanzo ove disconosce una firma attribuita a lui, ndt)
S – Io la devo vedere qualche firma sua…
D – e quello Antonio, giustamente, se diceva “è la mia” lo indagavano pure a lui…
S – e allora ha scaricato!
D – vabbè ha scaricato ma non credo ha detto è stato Stanziola, avrà detto io non ne so niente… non l’ho fatta io… questa pratica non l’ho vista proprio… hai capito? Penso questo ha detto .. non credo mo, conoscendolo… pure se delle volte sbaglia non credo ha detto questa l’ha fatta Stanziola.. questo credo che non l’ha fatta…
(Di Costanzo Salvatore scende dall’auto per comprare le sigarette, poi torna in macchina, ndc)
S – poi io l’ho aspettato martedì sera per dirgli: “cosa ti hanno domandato?” no niente… il mercato, la cosa, ba,
D – No quello si è incazzato pure con Dionigi perché non te lo doveva dire.. non ti doveva dire niente… ma io quando ho sentito tutte queste particolarità… subito sono andato ad acchiappare Dionigi… “Dionigi ma a te ti ha detto questa cosa? “..mi disse.. sì mi ha detto che questi ora vengono a prendere le carte (i carabinieri ndt) comunque hanno capito tutto del protocollo…
S – Hanno capito!… Qualcuno gliel’ha spiegato.. che hanno capito!!!
D – Comunque ci sono arrivati.. gliel’hanno fatto sapere… scusa Dionigi ma ora voi che pensate di fare? State aspettando che fanno qualche provvedimento ad Antonio, andiamo a finire sui giornali? Qualche figura di merda che questi se lo vengono a prendere? Perché quelli aspettano questo, i Carabinieri.. mi disse no, è vero… noi dobbiamo parlare… gli ho detto acchiappa al Sindaco e vedi prenditi la situazione in mano, perché Paolino mi pare che su questa situazione ci sta proprio … cioè sta sereno! A me mi dispiace se succede una cosa di queste… facciamo una figura di merda tutti quanto e non penso che sia una cosa bella pur per Antonio… no no allora… e parlò con Paolino e decisero di fare questo spostamento proprio per evitare che questi facessero qualche situazione (fa riferimento alla rimozione di Stanziola dalla direzione dell’UTC, ndt). Il giorno dopo quando lui mi è venuto a dire che praticamente sarebbero venuti a prendere le carte…
S – le carte loro già le tenevano… Allora Luigi è andato martedì sera e mercoledì sera, mercoledì mattina Luigi, si è fotocopiato la priatica, io voglio capire come ha fatto! Capito? Perciò poi mi preoccupa il fatto che non c’è la lettera di trasmissione sopra..
D – La lettera Antonio non c’è mai stata pure quando abbiamo fatto le cose (inc.) abbiamo visto… cioè voglio dire la pratica qua, non c’era proprio nell’ufficio.. La portò Raffaele Piro, ti ricordi? Ti dissi Antonio chiamate a questo e vediamo cosa bisogna fare che questa chiede le carte.. hai capito? Non quella lì che è stata predisposta all’epoca mandata in soprintendenza… quello è il discorso…
S – Mah.. il fatto che quello è andato la sulla lettera di trasmissione… no questa non è la firma mia… E va bene! Poi vediamo se è la firma tua!…
D – Quando ti chiamarono dentro… Gli dissi vedi che questi si prendono… le carte si vengono a prendere… cioè quando questi vengono di la, mica posso dire Antonio caccia fuori il fascicolo?
S – io non so nemmeno dov’è, Salvatore! Cioè io una volta fatta una pratica la gestite voi mica la gestisco io..
D – Ma io non potevo scaricare.. neanche potevo dire “senti prenditi la pratica e poi decidiamo”… allora, disse Dionigi, ora è venuto il momento, dobbiamo dirlo ad Antonio .. a me non me ne fotte proprio… quello si è incazzato pure ma a me non mi interessa… però dissi Dionigi.. quello si sta guardando il culo suo, giustamente lui si sta guardando le cose sue perché lo hanno chiamato là, sicuramente sta facendo..
S – nooo ma se mi chiamano a me io la prima cosa che dico, andate a vedere la pratica del suocero… Cioè Salvatore, ma che tengo a che spartire con lui! Ma veramente facciamo? Se mi danno conto che è stato lui a fare il matto… allora dico vedi un poco la pratica del suocero…