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Sospiro di sollievo per Vincenzo Rotolo, riattaccata la mano che rischiava l’amputazione

Un intervento di 11 ore ha permesso di riattaccare la mano ad un uomo cui era stato staccata all’altezza del polso mentre guidava l’auto con l’arto sinistro steso fuori dal finestrino. L’incidente è accaduto nella notte del 25 agosto a Lacco Ameno, vittima il casamicciolese Vincenzo Rotolo, ma solo ora i medici hanno verificato che l’intervento è perfettamente riuscito, tanto che l’uomo ha cominciato a muovere le dita. L’intervento, eseguito al Pellegrini di Napoli dall’equipe di chirurgia della mano composta dai dottori Armando Fonzone Caccese e Francesco Paolo Fonzone Caccese, ha richiesto complesse tecniche microchirurgiche per ripristinare la vascolarizzazione dell’arto, strappato dalla sua sede. “L’eccezionalità del caso non dipende dal reimpianto in sè, un tipo di intervento considerato ordinario per un reparto come questo – spiegano i chirurghi -, ma dal tipo di meccanismo traumatico caratterizzato da una gravissima mortificazione dei tessuti che di solito rende proibitivo ogni tentativo di recupero dell’arto amputato”.
Subito dopo l’incidente, arrivati i soccorsi l’uomo era stato portato all’ospedale di Lacco Ameno per ricevere le prime cure e successivamente, a causa della gravità delle lesioni riportate, trasportato in eliambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli e da lì trasferito al pronto soccorso dei Pellegrini arrivando presso la struttura alle 5 di mattina. Da quell’orario in poi è cominciato l’intervento che e si è concluso alle 17. A distanza di circa 10 giorni dall’accaduto l’arto risulta perfettamente vitale ed il paziente, spiegano i chirurghi, riesce ad effettuare dei piccoli movimenti con la mano ricostruita.

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