LE OPINIONI

Sotto Tiro di Mizar A Francesco Del Deo

Sindaco di Forio, ripeterti da queste colonne dell’amicizia mia e della mia famiglia verso te e la tua da oltre 70 anni gioverà. Ho letto del tuo intervento alla riunione di Invitalia all’hotel Sorriso. Francè ci fai o ci sei? Pensi che in tanti siamo ancora disposti a subire la tua demagogia? Quando a Roma facevi l’imprenditore mi dicesti che avevi posato 800 km di fibra ottica in un paese dell’Est. Ma ti chiedesti a cosa serviva la fibra se a Forio nell’Ente che dirigi da tanti anni, scrivono ancora con la penna che intingono nel calamaio dell’inchiostro?

Per i primi cinque anni della conduzione di Forio hai qualche scusante per avere cercato la possibilità di rielezione. Per diventare grande. Ora vorremmo vedere le tue capacità politiche ed imprenditoriali. Se lasci l’accesso ai Poseidon in quelle condizioni per tanto tempo e ti fai cadere addosso, pur avvertito da anni, la litoranea, come puoi pensare di tirare in ballo la società del Mezzatorre che arriva a Forio e in un anno raddoppia il fatturato dimostrandoti cosa è l’imprenditoria? Ma non hai nel tuo territorio Poseidon, una parte del Negombo, il Garden Club, la Costa del capitano, la Colombaia e la baia di Sorgeto? Che hai fatto per loro in tanti anni a confronto di quello che in un anno hanno fatto a Mezzatorre? E per il turismo invernale, per la vivibilità, per la difesa del territorio, per strutturare l’Ente, per il traffico, per la nettezza urbana, la mobilità e l’eliminazione del clientelismo? E’ vero che nell’ufficio tecnico del tuo Comune hai dodici tra ingegneri ed architetti? Che fanno? Progettano cosa? Fossi in te controllerei bene.

E che ci dici dei concorsi da poco conclusi? Ora sei Presidente delle Isole Minori italiane. Pensi sempre che tu possa proseguire senza metterti intorno gente che non ha interessi spiccioli da portare avanti? Alcuni anni fa ti convinsi ad emanare una ordinanza sul divieto di importazione ed uso di saponi non bio al 100% per liberare il mare dall’inquinamento da saponi e grassi e così avviando la problematica di non costruire i dannosi depuratori. Se ancora non aspettassimo l’applicazione di queste sei ordinanze di tutti i Comuni dell’isola forse al vertice delle isole minori potresti portare una piccola medaglia di orgoglio ischitano. Stai andando dietro a Luca D’Ambra per il rebranding di Ischia. Ebbene che senso ha se lo stesso non riesce a convincere cinquanta albergatori ad adottare un terreno incolto in una isola il cui territorio è quasi andato in malora? Forse farai tu qualcosa in questa direzione? Con tutto l’affetto ma qualcuno deve pur dirti che abbiamo bisogno non di demagogia nei convegni ma di impegni e progetti da persone intelligenti. Spero che questo fuoco amico ti faccia riflettere. Almeno un po’.

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