LE OPINIONI

Sotto Tiro di Mizar Caro Sindaco Pascale

Innanzi tutto sono contento che tu possa tornare al lavoro. L’isola ha bisogno di un cambiamento radicale. Il Pascale che ha operato fino all’inizio della campagna elettorale non mi piaceva perché non aveva saputo svincolarsi dalla politica clientelare pronunciando solo a parole ipotetici cambiamenti. Poi quando è arrivato il momento di riconquistare lo scranno comunale abbiamo notato in tanti che emergeva in te una altra persona.

Idee chiare, un marketing elettorale attualissimo, un entusiasmo trasmesso ad alcuni giovani componenti della tua lista da svolta di pensiero. Libertà! Libertà! Molti, che ti hanno sempre osservato come amministratore, si sono chiesti se potevi rappresentare il chiavistello per aprire la porta ad un nuovo modo di amministrare il tuo comune e iniziare a diventare punta di diamante per cambiar l’andazzo isolano.

Cambiare dopo tanti anni un modo di amministrare non è facile ma come i tanti che sento penso che potresti riuscirci dato il momento. Certo ancorato ad un dinosauro politico come Francesco Del Deo, dal quale alla sua seconda volta come sindaco ci aspettavamo tante cose, non fa sperare molto (è contro il Comune unico, fa gare a sette anni per la NU impedendo un coordinamento di servizi isolani e tiene Forio in quelle condizioni).

Molti ti vogliono credere anche se le ultime notizie, che l’attenta stampa locale sottolinea, non lasciano intravedere un buon inizio. Mi riferisco al porto e alle piccole disavventure di qualche tuo compagno di avventura. Voler rimanere ad amministrare il piccolo comune di Lacco Ameno è riduttivo. Tra i tuoi fans elettorali la figura di Celestino Iacono ha giganteggiato. Convincilo a tentare con altri giovani la scalata a sindaco di Serrara Fontana dove il comune è letteralmente morto con la fine turistica di Sant’Angelo.

Pensaci, De Siano e Giosi Ferrandino hanno fatto il loro tempo, gli attuali sindaci galleggiano in un mare di… e l’isola non regge più. Lancia la sfida su problematiche difficili e trascina dietro di te l’entusiasmo che pur hai saputo ottenere a Lacco Ameno. Non si può credereche erano demagogici discorsi per rimanere a dirigere un condominio. La mediocrità di pensiero e di progetto negli ultimi 30 anni degli amministratori locali e gli interessi spiccioli di chi politicamente è uscito dai confini dell’isola ti fannocapire le condizioni nella quali abbiamo ridotto l’isola.

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