Una vergogna come quella disvelata a Piacenza nella caserma dei carabinieri ad Ischia è impossibile che avvenga. La lunga storia dei carabinieri ad Ischia denota alcune caratteristiche ambientali che supportano la mia tesi. Da ragazzo, prima che Ischia diventasse tenenza il rapporto con l’Arma avveniva da parte dei cittadini attraverso i marescialli. Ne ricordo decine che si intrattenevano con i nostri genitori in amichevole conversazioni, tentando di capire il perché di piccole marachelle di figli discoli, senza mai calcare la mano.
Poi con la Compagnia sono arrivati giovani ufficiali che con l’ansia di non sbagliare hanno sempre tenuto alto il valore della loro istituzione. Nei decenni passati qualche sbavatura si è notata ma la linea di Comando ha sempre potuto intervenire in tempo
Ultimamente è arrivato ad Ischia un maresciallo (al quale darò sempre questo titolo) al comando della stazione. Si chiama Michele Cimmino. Ha una faccia che ispira fiducia appena lo conosci. In poco più di un anno è riuscito a penetrare, con lo spirito dei tanti marescialli che io ho conosciuto in oltre settanta anni, nella nostra collettività. Lo ringrazio pubblicamente per quello che fa per Ischia insieme al suo Capitano Angelo Pio Mitrione e spero che con la loro opera ci facciano sempre rivivere lo spirito dell’Arma.
