Sotto Tiro di Mizar I Poseidon
Alla fine degli anni 50 del secolo scorso, da giovane, visitando i KEW GARDENS di Londra rimasi affascinato dalle maestose serre che facevano vivere ogni tipo di piante che non sarebbero sopravvissute al clima allora uggioso di Londra. Da allora mi sono sempre premunito di suggerire l’industria dei fiori da serra ad Ischia. Mai trovata una amministrazione locale che ponesse nei piani urbanistici la norma per essere in regola. Si è sempre voluto favorire l’abusivismo tout court. Avrebbe reso di più in termini clientelari.
Si parla del futuro turistico dell’isola. Qualche tempo fa, prima della pandemia, ho suggerito a Luca D’Ambra, con un articolo su ILGOLFO, di organizzare un prodotto invernale su Citara. 2500 posti albergo aperti tutto l’anno in convenzione con i Poseidon. La struttura avrebbe predisposto il sito con strutture moderne, che io chiamerò serre, e gli albergatori avrebbero offerto camera e prima colazione. Un contratto tra i Giardini e gli albergatori avrebbe regolarizzato il rapporto. Ma a Forio sia gli albergatori che l’amministrazione comunale tengono altri pensieri per la testa.
Con la crisi in atto bisogna convincersi che bisogna pensare all’inverosimile. Intendendo per inverosimile credere che a Forio ci siano persone che abbiano la voglia di pensare. Al paese.
Sarei curioso di vedere come una illuminata imprenditrice tedesca, come la proprietaria dei Poseidon, reagirebbe ad una proposta del genere fatta da una Amministrazione Comunale qualora fosse attendibile. Di soldi propri o tedeschi o italiani ne arriveranno tanti sull’isola. Ma gli Enti locali e gli imprenditori stanno pensando in che direzione devono andare i finanziamenti? Ed i progetti esecutivi saranno pronti per questo inverno per essere presentati? Non credo che gli aiuti europei serviranno ancora a far costruire ville private agli albergatori deviandoli dagli investimenti.