CRONACA

Pio Monte “stellato”, si cerca la quadratura per l’accordo

Nuovo incontro del sindaco e del presidente del Consiglio comunale coi responsabili dell’ente morale, per discutere del “permesso a costruire convenzionato” che sancirà il cambio di destinazione d’uso

Accelera l’iter per arrivare alla convenzione su cui si baserà il rilancio del complesso immobiliare del Pio Monte della Misericordia. Ieri mattina il sindaco di Casamicciola e il presidente del Consiglio comunale Nunzia Piro si sono recati nuovamente a Napoli per un incontro con i vertici dell’ente morale titolare dell’area. Com’è noto, le parti stanno percorrendo la strada del “permesso a costruire convenzionato”, con cui il privato si impegna a rispettare alcune clausole a favore del Comune per motivi di pubblica utilità, a partire dall’utilizzo di alcuni spazi esterni.

Clausole informalmente già sul tavolo dell’interlocuzione tra Capricho ed ente morale, dialogo che è continuato ieri, per mettere a fuoco i limiti e le prescrizioni legislative da rispettare in questo accordo. Diversi punti sono stati concordati, altri ancora sono da discutere e da “limare”, tuttavia il primo cittadino è parso molto ottimista, pur non nascondendosi il lavoro che resta da fare per arrivare allo schema d’accordo definitivo. Nessun dubbio che vi si arriverà, ma certe tempistiche risultano incomprimibili, per superare le criticità più rilevanti. Una volta arrivati allo schema d’accordo, il permesso a costruire convenzionato sarà sottoposto all’approvazione del consiglio comunale, e infine potrà essere avviata la realizzazione del progetto, firmato dall’architetto Massimo Pica Ciamarra che come è noto, tramite l’affidamento a una cordata d’imprenditori, e con un investimento di oltre 50 milioni, potrebbe finalmente far risorgere la struttura, in rovina ormai da mezzo secolo.

Come alcuni lettori ricorderanno, tre settimane fa la Soprintendenza rilasciò parere favorevole al cambio di destinazione d’uso della struttura, spiegando che “considerata la richiesta in oggetto formulata al fine di realizzare il complesso termale con destinazione alberghiera così come era stato approvato da questa soprintendenza con autorizzazione… considerato che la richiesta di prevederne il cambio di destinazione d’uso e dunque la modifica dell’attuale classificazione C5 della sua categoria catastale non va comunque a incidere o modificare in modo sostanziale gli aspetti di tutela paesaggistica ed il valore storico-artistico del bene in esame vincolato con nota prot. N. 13.735 del 7 giugno 2011 e con nota prot. N. 2005 dell’8 febbraio 2018, risultano indispensabili per la conservazione per la conservazione del complesso monumentale attualmente in estremo stato di degrado”.

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