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Bambeniello si prende la Ischia Ambiente, cancellati gli “sciarappini”

ISCHIA. E’stato un vero e proprio oggetto del desiderio, finendo con l’essere ambita più di quanto non lo fosse il principe durante il ballo raccontato nella favola di Cenerentola. Per lei ci sono stati diversi scossoni di natura politica, e le cronache raccontano che uno dei motivi della rottura tra il gruppo di Vivere Ischia e l’attuale maggioranza guidata dal sindaco Enzo Ferrandino fosse da attribuire proprio al fatto che non fosse stata “consegnata” alla compagine giosiana. Parliamo della società partecipata Ischia Ambiente, che ieri ha vissuto un mezzogiorno di fuoco con il quale si è difatti conclusa un’era, o se preferite un ciclo. L’azienda che gestisce il servizio di nettezza urbana nel Comune di Ischia ha infatti celebrato l’assemblea con la quale è stato approvato il bilancio ma, soprattutto, ha praticamente completamente resettato i suoi vertici. Finisce l’era Capuano, il presidente di stampo sciarappino che era stato chiamato a guidare la società e si apre un nuovo capitolo della storia.

Con un epilogo, se vogliamo, che nemmeno il più folle dei bookmakers avrebbe mai pensato di poter “quotare” appena un paio di mesi fa. Come ampiamente previsto, Enzo Ferrandino battezza con un significativo riconoscimento l’avvento di Antonio Mazzella tra i banchi della maggioranza concedendo agli uomini del gruppo “Bambeniello’s” l’onore e l’onere di scegliere il nuovo presidente di Ischia Ambiente. Che è stato nominato nella persona dell’avvocato Massimo Stilla, noto e stimato professionista isolano. Gli altri due posti del consiglio di amministrazione saranno occupati dal sindacalista Rino Pilato (in quota Sciarappa) e da Elena Fortuna, indicata dal presidente del civico consesso Ottorino Mattera. Poi, come peraltro aveva lasciato intendere anche in una recente intervista rilasciata a Il Golfo, ci sarà come consulente gratuito anche Giuseppe Di Meglio. La chiave di lettura di questo riassetto dell’azienda monnezzara è molto semplice e non ha bisogno di chissà quali “alchimie” per arrivare ad una chiave di lettura inequivocabile e soprattutto oggettiva. Il primo dato è che l’ex vicesindaco Luigi Boccanfuso, appena rientrato di fatto in maggioranza piazza un secondo colpo: dopo l’ingresso in giunta della figlia Roberta, adesso vede il suo “fido” Mazzella “papparsi” la presidenza della partecipata.

Insomma, siamo davanti a un vero e proprio paradosso politico che obiettivamente non può essere sottaciuto. Perché lo stesso Boccanfuso, pur essendo uscito sconfitto e in malo modo dalle ultime elezioni amministrative, oggi è riuscito a capitalizzare al massimo la sua adesione al progetto politico (si dice così, vero?) del sindaco Enzo Ferrrandino. Se ci pensate nessuno ha messo a segno una doppietta come la sua, non male per essere l’ultimo arrivato. Di rimando non si può rimarcare come invece escano letteralmente “bastonati” i componenti della corrente “sciarappina”, che le busca di santa ragione finendo col perdere ogni potere all’interno della maggioranza e pure in Ischia Ambiente: sempre doppietta è, volendo scherzarci sopra, ma certo in chiave negativa. La lista Movimento Cristiano Lavoratori, infatti, avrebbe dovuto ottenere la presidenza del consiglio comunale, visto che Luca Montagna era stato il candidato eletto più votato nella nuova civica assise, ma la poltrona come è noto fu poi assegnata a Ottorino Mattera. Adesso lo stesso Montagna e i suoi si vedono sottrarre anche quella Ischia Ambiente che aveva esercitato un “tesoretto” non da poco in questi anni. Se a questo ci aggiungete anche la mazzata della magistratura, che ha estromesso dal consiglio Valeria De Siano per far posto al non proprio organico (per usare un eufemismo) Maurizio De Luise, capirete come questo inizia di consiliatura sia stato decisamente dei più sfigati. Era poco più di un anno fa quando si parlava di questa compagine come della formazione “big” della coalizione che si preparava ad affrontare le elezioni amministrative. Oggi, a meno di quattordici mesi, sono diventati assolutamente marginali. Chi lo avrebbe mai detto, ma evidentemente le vie della politica sono davvero infinite. E, soprattutto, non smettono mai di regalare sorprese.

Gaetano Ferrandino

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