Per il futuro di Ischia dovremmo perseguire una progettualità affidata a persone estremamente inserite nelle realtà del mondo scientifico e tecnico del mondo.Ad Ischia assistiamo ad una progettualità affidata a tecnici mediocri non inseriti in logiche di ricerca ma che vogliono sfruttare più l’amicizia dei loro sponsor politici che la fatica di studiare soluzioni che abbiano respiro per il futuro dell’isola.Gli esempi sono tanti. La depurazione delle acque segue ancora la strada dei depuratori che sono stati banditi in tutti i paese più avanzati.
Secondo Francesco Del Deo, sindaco di Forio, che ha effettuata una ricerca, il futuro sta nelle condotte a mare che utilizzando alcune tecniche come per esempio enzimi e grigliatura a monte permetterebbero una depurazione perfetta e senza inquinare il mare.Ma chi vuole grandi opere per avere tangenti permetterà questo cambiamento?
Il secondo esempio e quello dei Rifiuti.
Anche in questo settore stiamo assistendo alla diatriba tra i sei sindaci dell’isola che non sanno che decisione prendere. A San Francisco nel 2020 avranno Rifiuti Zero.San Francisco ha seguito un iter lungo per arrivare a questo risultato. Certamente nessuno chiede miracoli ma affrontare i problemi con un progetto ben definito e eseguirlo ci porterebbe ai risultati voluti. E’ vero che stiamo spendendo troppi soldi con il sistema attuale ma costruiamo con intelligenza e con i tempi tecnici un buon progetto prima di avventurarci in un nuovo disastro.
Quello che manca ad Ischia è la programmazione.
Abbiamo assistito alla costruzione di opere non fatte bene e senza una priorità.Ora che abbiamo due giovani, Enzo Ferrandino e Gianluca Trani che incominciano a sfidarsi per vedere chi sarà scelto come sindaco nel futuro mi auguro che i due vogliano iniziare un percorso intelligente per la creazione di un futuro migliore per la nostra gente. E’ mai possibile che certe cose le deve dire un vecchio di 78 anni?
Dove sono i giovani?
