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Fu arrestato per spaccio a Ischia, ferito in un agguato a Napoli

È un personaggio decisamente noto alle cronache anche isolane e non a caso quest’estate è finito in manette al termine di un’operazione che venne condotta dai carabinieri della Stazione di Ischia, guidati dal luogotenente Michele Cimmino. Parliamo del 23enne Raffaele Vecci, pregiudicato, un curriculum criminale di tutto rispetto nonostante l’età ancora decisamente giovane. Lo scorso 12 agosto i militari dell’Arma lo bloccarono nella centralissima Piazzetta San Girolamo, cuore pulsante di Ischia, trovandolo in possesso di quattro grammi e mezzo di cocaina già suddivisa in undici dosi oltre ad una somma in denaro contante pari a 250 euro. Il giovane si era portato in piazza proprio per vendere la polvere bianca ai turisti sbarcati sull’isola in vacanza, in una piazza dove nei giorni a seguire sarebbero state arrestate anche altre due persone.

Il Vecci, che fu tradotto presso il carcere di Poggioreale su disposizione dell’autorità giudiziaria, torna adesso a far parlare di sé per un fatto decisamente più grave accaduto in terraferma. Il 23 enne, infatti, è rimasto ferito in un conflitto a fuoco scoppiato ai Quartieri Spagnoli di Napoli, centrato all’addome da un proiettile. Raffaele Vecci è giunto all’ospedale Vecchio Pellegrini accompagnato da un amico che si è poi allontanato. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica della vicenda che resta allo stato dell’arte ancora decisamente nebulosa: sotto la sua abitazione, non sono state trovate né tracce di sangue né bossoli, che evidentemente sono stati fatti sparire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Vecci fu arrestato per la prima volta nel 2014 appena 18enne. Fu trovato in possesso un di un revolver calibro 6,35. Era un incensurato e il possesso di quel revolver Beretta di vecchissima fabbricazione, utilizzato durante la seconda guerra mondiale, destò non poche perplessità. Gli investigatori naturalmente non credono alla sua versione dei fatti e stanno valutando le voci secondo le quali a fare fuoco sarebbe stato qualcuno che abita nei paraggi. Alcune persone tra cui il sospettato sono state interrogate e sottoposte all’esame dello stube. Gli investigatori temono che l’agguato dell’altra notte sia l’ennesima dimostrazione delle forti tensioni esistenti nei vicoli a ridosso di via Toledo.

Corrado Roveda

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