Sotto Tiro di Mizar La fine del turismo ad Ischia?
Vi trascrivo due post comparsi su FB “Secondo dati interni degli istituti di credito a fine 2021 le aziende ischitane avranno oltre 950 milioni di debiti finanziari con sofferenze superiori al 40%. In soldoni – è il caso di dire – un miliardo di euro da restituire alle banche, per le quali circa la metà dei debiti è difficile da recuperare. Sono numeri impressionanti, conseguenza di anni di crisi, che certificano che il sistema Ischia non funziona più. Basterà il Recovery Fund a salvarci?”. A scrivere è Salvi Monti, ottimo manager e corrispondente da Ischia dell’Ansa.
Quello che segue è di Benedetto Valentino, patron del Premio Ischia di Giornalismo:
“Il discorso di Mario Draghi sul turismo è durissimo, ma è pienamente condivisibile. Il turismo va aiutato ma deve cambiare. È quello che ripeto da ormai un decennio. Solo una questione però va posta anche a Draghi: quella urbanistica. Come possono accedere ai fondi del recovery fond le aziende turistiche meridionali se per lo più sono totalmente abusive? Come si fa la transizione ecologica? Come si fa il turismo sostenibile quando hai 500 hotel su un’isola di 30 kilometri?”. Nodi possibili da sciogliere se l’intera comunità comprende la situazione. Ci siamo tutti fatti abbindolare da un effimero benessere guidato, per fatti propri, da un gruppo di potere politico e imprenditoriale. La mediocrità mostrata dagli amministratori locali viene fuori. Ora senza i condoni non si può accedere ai finanziamenti.
Solo se si fa capire al Governo centrale in che guai ci ha buttato la classe politica ed amministrativa, con la complicità dei cittadini, si potrà avere qualche speranza di ripartenza. Altrimenti un po’ di mao mao li raccoglieremo ancora.