CRONACAPRIMO PIANO

Ritira la droga dal corriere, foriano finisce in manette

Il 31enne G.C. finisce in manette al termine di un’operazione condotta dagli agenti del commissariato di polizia che da tempo lo “monitoravano” con attenzione. Aveva ritirato un pacco da GLS a Fiaiano poi al ritorno in zona San Vito è stato bloccato dai poliziotti consegnando volontariamente quanto prelevato

Ancora un arresto con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, ma soprattutto ancora una volta un giovane incensurato e all’apparenza insospettabile che finisce nel mirino e nella rete delle forze dell’ordine. A dimostrazione, ove mai ce ne fosse bisogno, del fatto che chi ha interesse a smerciare droga sul fiorente mercato isolano si affida a personaggi non proprio conosciuti agli investigatori. L’ultima operazione in ordine di tempo è stata condotta dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, che hanno tratto in arresto il 31enne G.C, residente a Forio. I fatti si sono verificati nella giornata di lunedì quando i poliziotti durante un servizio mirato alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio, hanno dato luogo ad un’accurata attività di appostamento e pedinamento a danno dell’ignaro C. dopo aver ricevuto da fonti confidenziali notizie che lo indicavano quale abile e consolidato spacciatore. I tutori dell’ordine hanno così monitorato attentamente l’abitazione del classe 1992, dalla quale intorno alle 17 è stato visto uscire uomo che è stato seguito dalla zona di San Vito fino al centro di stoccaggio GLS ubicato in quel di Barano in via Duca degli Abruzzi.

Al suo interno si trovava sostanza stupefacente del tipo marijuana, una successiva perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di circa 400 grammi di droga (anche hashish). E’ stato tradotto a Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida

L’atteggiamento del C., già durante quest’attività, ha insospettito il personale a disposizione del vicequestore Ciro Re per diversi motivi. In primo luogo il tragitto scelto per raggiungere Barano da Forio, attraverso un percorso periferico e non quello che la logica imporrebbe di fare alla guida di un veicolo. Poi, una volta giunto a destinazione, il foriano ha parcheggiato la sua vettura nell’area del supermercato Decò per poi raggiungere a piedi il deposito, ritirare un pacco e poi allontanarsi frettolosamente. Esaurita quest’incombenza, il 31enne ha fatto ritorno a Forio e proprio nei pressi della sua abitazione ha momentaneamente sostato in attesa dell’arrivo di un’autovettura. In quel momento i poliziotti rompevano gli indugi e decidevano di procedere a un controllo e in quel momento G. C. è apparso subito nervoso. Gli è stato dapprima chiesto dove abitasse e poi cosa custodisse nel pacco ritirato poco prima dal corriere e il soggetto a quel punto – capito di non poterla fare franca – lo ha aperto consegnando spontaneamente agli agenti un involucro trasparente sottovuoto con all’interno una sostanza che si è subito compreso trattarsi di marijuana. Che, va aggiunto, sarebbe risultata del peso complessivo di 52 grammi. La scontata e successiva perquisizione personale dava esito negativo ma naturalmente poi si procedeva anche ad un accurato controllo presso l’abitazione dell’uomo che dava esito positivo. C. in casa nascondeva ben 352 grammi di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana custodita in diversi barattolini e soprattutto in un involucro trasparente in plastica rigorosamente sottovuoto (quest’ultimo abilmente occultato in frigo insieme alle pietanze). Nell’abitazione sono stati poi rinvenuti anche una macchina per sottovuoto di colore nero ed un bilancino di precisione, elementi questi che andrebbero a rafforzare l’attività di spaccio posta in essere dal 31enne a quel punto dichiarato in arresto e condotto presso gli uffici del commissariato di via delle Terme per gli adempimenti del caso. Dell’accaduto come da prassi è stato informato il sostituto procuratore di turno nella persona della dott.ssa Cristina Curatoli che disponeva la traduzione dell’uomo presso il carcere napoletano di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida che potrebbe svolgersi già nella giornata di oggi. Dalla ricostruzione dei fatti gli inquirenti avrebbero formulato un’ipotesi che la direbbe davvero lunga sulla capacità di porsi sul mercato da parte di chi smercia al prossimo sostanze stupefacenti: sembrerebbe infatti che il 31enne finito in carcere disponesse di diverse qualità di sostanze stupefacenti, di cui ovviamente variava anche il prezzo, e che lo stesso le avesse confezionate in modi diverse magari per consentire anche al potenziale acquirente di poter provare la “qualità” del prodotto che gli veniva ceduto. Un dettaglio che – laddove confermato – consisterebbe quasi in un “inedito” dalle nostre parti e mostrerebbe anche come ormai si ingegni e aguzzi l’ingegno in un settore dove (purtroppo) la domanda cresce e tra l’offerta inevitabilmente aumenta anche la concorrenza.

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