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Sotto Tiro di Mizar L’isola del turismo

Sto raccogliendo dal Web tutto quello che i turisti dicono del loro soggiorno sull’isola.

Tra alcune cose buone emerge l’abisso nel quale il turismo è precipitato. Ve ne illustrerò i contenuti appena finisce la mia ricerca. Intanto alcuni spiragli affiorano dall’apatia generale che attanaglia concittadini e amministrazioni comunali e imprenditori.

Francesco Del Deo pensa che il turismo ischitano è condizionato dalle difficoltà di arrivare ad Ischia direttamente dalle città europee e del Nord Italia per mancanza di un aeroporto senza avere i disagi attuali e la lunghezza dei tempi. Ha effettuato una ricerca e si è soffermato su un aereo anfibio,russo, che può trasportare 72 persone con un raggio di 3000 Km ed ad una velocità di 700 km orari. Il punto di attracco ideale sarebbe tra Casamicciola e Lacco Ameno dove arrivava l’ hovercraft negli anni del boom turistico.

Cerca un grosso operatore turistico che sponsorizzi l’operazione. Si è rivolto a Luigi Polito dell’Imperatore travel che sull’isola è l’unico che potrebbe fare qualcosa. A Sant’Angelo la Tui è diventato l’unico gestore dei posti del Miramare ed ha avviato i lavori per rimettere a posto l’Afrodite (Tui.De)

Francesco Del Deo su una iniziativa per il turismo invernale, mi dicono, abbia contattato i Giardini Poseidon ma la risposta della proprietà ad impegnarsi sull’adeguare  la struttura anche al periodo invernale,sembra sia stata che mancano i presupposti di un piano industriale adeguato per gli investimenti da fare. Anche se ammirevoli gli episodi suddetti rimangono marginali se si pensa che il vero problema di Ischia è la” costruzione” del prodotto da vendere per poi creare la “Destinazione” appetibile. Bisognerebbe sforzarsi ed eliminare i disagi che emergono dalle idee dei turisti che sono stati ad Ischia ma che sono in massima parte già noti e che sono già emersi nel dibattito locale

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E’ complessivamente difficile risollevare l’isola. Ma se continuiamo a pensare come è avvenuto fin’ora sull’isola ed a non pensare alla grande, con investimenti adeguati, continuando a cullarci sugli allori non più esistenti,sarà difficile essere ottimisti.

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