L’ultimo treno per Ischia si chiama masterplan per il Mezzogiorno. Fondi europei 2014/2020.
Quello per la Campania voluto da Renzi è invece “il patto per la Campania” stipulato in questi giorni in Prefettura a Napoli
Analizziamo quale è la situazione dell’isola e del suo futuro.
Il Sindaco di Ischia ci comunica che nel Comune non esiste una situazione tragica delle Finanze ma che addirittura potremmo essere un Comune virtuoso.
Noi lo dubitiamo molto e aspettiamo l’analisi di un esperto per esprimerci definitivamente.
Nell’isola con le inchieste penali su Giosi Ferrandino e Domenico De Siano non abbiamo più referenti con gli organismi regionali che hanno le leve del potere in mano.
Se è vero che il sistema Ischia è indebitato per oltre settecento milioni di euro e che ha un Pil di solo cinquecento milioni si comprende come sarà difficile riemergere senza la creazione di ricchezza per poter pagare i debiti e fare gli investimenti necessari a trasformare una economia in agonia in una di rilancio.
Il danno maggiore viene prodotto dalle amministrazioni comunali esistenti sull’isola.
La completa incapacità di sindaci,assessori e consiglieri comunali, che hanno scelto di fare i propri interessi a discapito dei cittadini, non può essere sottovalutato da chi osserva le cose pubbliche.
E allora?
Occorre allora un organismo che rappresenti l’intera isola. Il Comune unico è lontano. I giochi sui finanziamenti si chiuderanno entro quest’anno. Dopo rimarranno pampuglie.
Pertanto aspettare le prossime elezioni amministrative, quando vi saranno in campo amministratori diversi dagli attuali per avviare gli iter burocratici, sarà troppo tardi.
Il Distretto turistico voluto con tanta fatica da Benedetto Valentino è l’unico strumento che può essere interlocutore tra l’isola e le autorità regionali.
Non si conoscono le intenzioni politiche/amministrative di Giosi Ferrandino e Domenico De Siano per il futuro.Si sa però che in questo momento sembrano delle anitre zoppe.
Spetta agli altri 4 Sindaci ,al Vice Sindaco di Ischia Enzo Ferrandino e alle forze economiche e sociali dell’isola coordinare un progetto che vada bene per l’intera isola per presentarlo nelle sedi adatte non oltre fine anno.
Vi sono tra i potenti persone che darebbero volentieri una mano ad Ischia. La rete c’è.
Approfittiamone senza dimenticare che se non ci muoviamo noi isolani le cose restano sempre campate in aria.
