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Sotto Tiro – Il ricatto dei dati e l’isola

E’ su tutti i giornali del mondo quello che è avvenuto in questi giorni a chi vive lavorando in Internet. Un gruppo di hacker, approfittando di un difetto in un programma di software, sono riusciti a ricattare, bloccando dati importanti, Governi ed Aziende di ogni angolo del pianeta. Io blocco i dati del tuo computer  e tu o mi mandi i bitcoin del riscatto che ti chiedo o i tuoi dati non li avrai più indietro. Questo giochetto capita in quei computer che sottovalutano la sicurezza affidando questo compito a mestieranti. Il fatto bello, come mi racconta un mio amico, sembra che sia avvenuto tempo fa in uno dei Comuni dell’isola.

La ditta incaricata della sicurezza dati non aveva salvato periodicamente su dischetti o altro mezzo elettronico i dati pubblici. L’estorsore chiedeva 4000 euro per ridare i dati sottratti. Ma come faceva un Ente Pubblico a pagare una estorsione del genere? Un Ente pubblico che paga un ricatto? Ma poteva l’Ente pubblico essere privato di dati essenziali per la vita di un Comune? Il furbo Sindaco del Comune,di cui purtroppo non mi è stato rivelato il nome, chiama il faccendiere di turno che gira tra i suoi piedi e “apparano” la questione.

Al cittadino viene spontaneo chiedersi in che paese è destinato a vivere. Un Ente pubblico non si sa per quale arcano motivo affida la custodia di dati essenziali ad una ditta che non fa neanche periodicamente il backup dei dati stessi. Misteri dei grandi manager che guidano i nostri Comuni. Come al solito noi cittadini rimaniamo all’oscuro di tutto. Le stesse forze dell’ordine,bisogna convenire,come potrebbero fare in un paese omertoso come la nostra isola a saperne di più?

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