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Tensione sul palco di Sant’Anna al momento delle premiazioni

DI GAETANO FERRANDINO

ISCHIA – Hai voglia di dire che l’importante è partecipare e non vincere, la verità è che alla fine a perdere non ci sta mai nessuno. Una celebre massima, quella di Pierre De Coubertin, che spesso siamo portati ad utilizzare per lo sport, ma che vale – in fondo – per ogni competizione nella quale si gareggia. Anche, tanto per fare un esempio, per quanto concerne la Festa di Sant’Anna. L’84esima edizione della manifestazione, secondo quanto si apprende, è stata caratterizzata da un episodio poco piacevole, che si è verificato nella zona antistante il palco dove si stavano effettuando le premiazioni e che è sfuggita all’attenzione di migliaia e migliaia di spettatori semplicemente perché si è svolta lontano dai riflettori.  Da poco la giuria aveva emesso il proprio verdetto e gli speaker della serata avevano proclamato l’imbarcazione vincitrice della Festa, per la cronaca quella di Procida.

Sul palco, in quell’andirivieni, transitavano ovviamente i responsabili delle varie zattere allegoriche che avevano partecipato alla competizione. All’improvviso, in un clima di assoluta festa e tranquillità, gli animi si sono clamorosamente surriscaldati. Secondo una prima ricostruzione dei fatti un componente della barca di Ischia avrebbe cominciato ad esternare il suo malumore e malcontento per il risultato finale, e non l’avrebbe certamente mandato a dire. Nel mirino sembravano inizialmente essere finiti proprio i procidani (i quali a quel punto, dopo aver ritirato l’ambito riconoscimento, si sono allontanati per dare il via ad una notte di festa), poi però si è più che intuito che nel mirino del contestatore ci fosse il presidente di giuria Salvatore Ronga, accusato di chissà quali “crimini di guerra”. La situazione pian piano è degenerata al punto che quasi si è temuto che lo stesso Ronga potesse essere aggredito dal suo nervosissimo interlocutore: da qui l’intervento delle forze dell’ordine, basti pensare che per ridurre a miti consigli l’uomo si è reso necessario l’intervento in tandem del comandante della Compagnia dei carabinieri di Ischia, il cap. Andrea Centrella, e del responsabile della locale stazione, il luogotenente Michele Cimmino. Che hanno dovuto dapprima bloccare il sempre più inviperito ischitano e poi ridurlo a più miti consigli. Un’operazione, questa, che è riuscita nel breve volgere di pochi istanti, al punto tale che agendo con buon senso e responsabilità non si è resa nemmeno necessaria l’identificazione del soggetto. Uno scatto d’ira bello e buono dunque, e in fondo la competizione è anche questa. Sperando sempre che, anche senza l’intervento dei tutori dell’ordine, la situazione non sarebbe precipitata.

 

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