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Sotto Tiro – L’isola del 2015

Il turismo nell’isola è andato alquanto bene ma non riesce a creare la ricchezza necessaria per dare un futuro tranquillo agli isolani

Una serie di problematiche male affrontate o addirittura mai affrontate nelle giuste direzioni fa temere che si allarghi la fascia delle persone e delle aziende in difficoltà.

La miopia di imprenditori che riescono a rimanere a galla  impedisce una visione più ampia di ciò che bisognerebbe fare per avere un prodotto turistico che affronti il mercato ormai mondializzato.

Gli investimenti languono e le strutture turistiche e non turistiche degradano a vista d’occhio.

In tutto questo baillame emerge la mancanza di politiche degli Enti locali che non sanno coinvolgere in una sinergia d’insieme le banche,gli albergatori, gli addetti al commercio ed ai servizi

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Ognuno per se e alcuni personaggi politici che fanno i galli sull’immondizia.

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Partendo da Casamicciola dove è esplosa la guerra sociale e dove riescono a sparare anche sulla croce rossa si passa a Lacco Ameno dove a detta dello stesso Domenico De Siano la mancanza di una classe dirigente è il solo motivo dell’abisso in cui è caduto il paese.

Del Deo a Forio non ha saputo abbandonare l’indole clientelare da vecchio democristiano.

Pur avendo trovato un disastro amministrativo ha voluto  non applicare a Forio quello che aveva imparato a Roma come imprenditore di un certo livello.

A Serrara Fontana,il sindaco Caruso, ha lasciato al suo destino Sant’Angelo ormai scomparsa dalla mappa turistica isolana.

E’ la zona che ha subito la crisi più profonda dell’isola.

Forse sarebbe stato utile al Sindaco convincere gli albergatori che una associazione per creare una specie di Villaggio turistico che fosse gestito da una unica società di servizi,avrebbe avuto dei risultati tangibili.

Domenica alla Gondola dei Maronti, in una giornata da 30 gradi di temperatura al sole,chissà se Paolino buono Buono ha pensato a tutto quello che é la potenzialità del luogo e a quello che in 40 anni gli amministratori di Barano dovevano saper fare.

Il vero dramma amministrativo è però Ischia

Quanto ci ha illusi il sindaco Ferrandino!

In tanti avevamo pensato di votarlo per la seconda volta credendo che, non avendo più necessità di voti clientelari, avrebbe affrontato i nodi della crisi strutturale del paese.

La delusione di assistere invece alla crisi morale e materiale in cui ha condotto il paese per le sue brame personali è stato enorme.

Come enormi sono state le sue capacità di leader politico nel saper tenere nell’ovile un gregge di pecore consiglieri comunali e/o furbi assessori fatti fuori uno alla volta compresi quelli che lo avevano portato ad Ischia contro ischitani per non far emergere qualcuno più valido di loro.

Il 2016 cosa ci prospetta?

Vogliamo convincere i consiglieri comunali di Ischia che abbiamo bisogno di una svolta e che il paese deve andare a votare al più presto per tentare di avere una classe politica diversa da loro?

O veramente gli amministratori degli ultimi 8 anni non credono di essere la peggiore amministrazione di tutti i tempi del Comune di Ischia?

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