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Sotto Tiro – Lo scherzetto

Lo scherzetto perpetrato da Giosi Ferrandino e Domenico De Siano nei riguardi di Enzo Ferrandino e Gianluca Trani non è politicamente accettabile da una comunità di persone libere. Prendersi gioco di due persone perbene è un fatto e un gesto assolutamente inqualificabile che non può e non deve essere tollerato.

Il livello politico espresso ultimamente dai due padroni politici dell’isola è veramente da collocare nella decadenza e speriamo fine della seconda Repubblica. Come la collettività può mettere fine al dominio dei due esponenti ? Per una società orgogliosa della sua storia e che a partire dalla fine della seconda guerra mondiale ha espresso sindaci come Vincenzo Telese, Vincenzo Romolo, Umberto Di Meglio ed Enzo Mazzella, un rigurgito di dignità basterebbe e sarebbe più che sufficiente a chiudere una stagione che più nera non si può.

Ma, nel frattempo, qualche altra osservazione è opportuna e va fatta. Difficilmente un analista politico può capire l’atteggiamento di Enzo Ferrandino che, dopo tutto quello che ha politicamente (e non solo) subito da Giosi Ferrandino fa ancora resistenza ad accordarsi con l’altro bistrattato, Gianluca Trani, per cercarsi un candidato sindaco che autorevolmente ed insieme possano portare il nostro disastrato paese verso la necessaria e non più differibile rinascita.

I due sono giovani, ottimi professionisti, provenienti entrambi da famiglie benestanti, sono amanti della loro terra e sicuramente non porterebbero l’isola dove l’hanno condotta Giosi Ferrandino e Domenico De Siano negli ultimi 10 anni. E cioè nel baratro più assoluto e non ci vuole molto a rendersene conto.

Analizzate come sono ridotte Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno, che sono di fatto le municipalità dove i due nostri eroi hanno operato direttamente o per interposta persona. Ho avuto la sfacciataggine di chiedere a Gino Di Meglio di candidarsi come consigliere comunale. Lo chiedo da queste colonne anche a Gigiotto Telese, a Gianni Buono, a Peppe Brandi, a Raffaele Mattera, a Luigi Mattera, a Peppino Di Costanzo, ad Antonio Pinto ed ai tanti altri che hanno amministrato la nostra collettività sicuramente a livello diverso rispetto a quanto fanno gli attuali politicucci. Lo chiedo anche a quei quattro o cinque consiglieri comunali dell’attuale amministrazione che sono riusciti a non farsi fagocitare fino in fondo da Giosi Ferrandino.

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Capisco le difficoltà. Queste persone non si incontrano. Non vi sono sezioni di partiti dove elaborare un programma di rinascita ed una azione congiunta. Non vengono neanche la domenica mattina al bar Vittoria che è rimasto l’unico posto dove si discute tra reduci e combattenti.

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Potrebbero gli albergatori ed i commercianti farsi promotori di qualche iniziativa?

Ho netta la sensazione che a queste categorie non interessa minimamente il degrado del Comune ed i danni provocati negli ultimi dieci anni. Salvatore Lauro nell’intervista a ILGOLFO di Domenica e Franco Borgogna in un articolo dello stesso giornale dicono alcune cose. Leggetele. Ah, dimenticavo, mi raccomando: ritenetele come al solito stupidaggini…

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