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Sotto Tiro – L’ospedale Rizzoli 4

Tra le qualificate richieste del comitato per la salute che ha incontrato il dottor D’Amore a Pozzuoli leggo, per quanto riguarda l’ospedale Rizzoli questo significativo ed importante passaggio: “Ammodernamento e ampliamento dell’ospedale. Adeguamento dell’intera struttura alle vigenti norme antisismiche in considerazione dell’alto coefficiente di sismicità dell’isola d’Ischia”. Ad Ischia penso che ormai dai lontanissimi anni cinquanta del secolo passato non si costruisce più con il rigore necessario per affrontare terremoti anche di elevata intensità come avviene in Giappone ed in California.

Le ragioni sono tante e risiedono principalmente nella concezione che il bello esistente non può essere raso al suolo e rifatto. In Italia, forse anche giustamente, il museale vince sempre.

L’adeguamento sismico della scuola di Amatrice, come effettuato, è a conoscenza di tutti noi con le relative considerazioni e purtroppo anche conseguenze. Riportando e trasferendo questo concetto al nostro ospedale, non ritenete che sarebbe più giusto creare una cittadella ospedaliera antisismica nuova nei vicini terreni invece di buttarci nell’adeguamento dell’esistente con la probabilità di vedercelo cadere addosso in caso di terremoto? I costi di adeguamento quanto si discostano da quelli di una costruzione ex nuova?

Nel mondo sta prendendo piede l’idea di costruire grattacieli antisismici in legno. Il nuovo materiale che permette una cosa del genere si chiama CLT e si ottiene frapponendo in un certo modo lamelle di legno una sull’altra. Molti anni fa mi diceva il prof di disegno architettonico all’università di Napoli, Giggiotto Rispoli, che forse lui avrebbe terminata la sua carriera di ingegnere senza aver potuto eseguire una struttura architettonica bella, nuova e sicura nell’isola dove è nato. Profezia che purtroppo si è puntualmente avverata.

Ma possiamo ancora continuare a costruire alla “barbone” maniera? Di tutto l’abusivismo edilizio costruito dal 70 in poi quanto è antisismico? Anche questo è uno dei misteri mai svelati del nostro paese, sempre più allo sbando.

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