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Sotto Tiro – Malafemmena 2

Sulla famosa canzone di Totò si sono sviluppate una quantità industriale di leggende. La figlia del grande artista ha in più occasioni detto che la canzone era un omaggio alla madre, mentre Silvana Pampanini ha più volte tenuto a sottolineare che non era dedicata a lei. La gente comune non ha creduto alla Pampanini preferendo la versione secondo cui Totò – profondamente innamorato di lei – abbia voluto in un momento di gelosia dedicarle la canzone.

Totò nei primi anni 50 frequentava Ischia e scendeva all’Hotel LIDO sul lungomare. Il direttore dell’albergo era il grande Renato Roia che insieme a Telese incominciò a dare lustro al turismo ischitano. In una foto del 1952 (che vedete in pagina) i due sono ritratti insieme. Qualche anno prima della foto Totò arrivò in albergo con l’attrice e amando fare la “scapuzziata” pomeridiana un giorno “permise”, autoritario come era, all’attrice che non aveva voglia di dormire, di andarsene in giro per l’isola con una motoretta. Totò si sveglio e rimase nella hall in attesa della stupenda guagliona. Passa una ora,ne passano due e Silvana non arrivava. Totò diventava man mano più nervoso ed il direttore Roia notava sempre più la sua impazienza.

Il portiere Mario verso l’imbrunire si prese una lavata di testa da Totò. Mi chiami Principe…. ha capito? Nella hall esisteva un pianoforte un po’ sgangherato e Totò ormai non più imbufalito ma letteralmente roso dalla gelosia, perché il microtassista oltretutto era un bel giovane locale, si mise a strimpellare un motivo. Chiamò Renato Roia, ottimo suonatore di piano, e gli “ordinò” di aiutarlo ad accordare lo strumento.

Le note che poi mise insieme Tòtò erano quelle di Malafemmina. Quella sera la Pampanini arrivò un po’ tardi in albergo. In conclusione questa storiella raccontatami da persone anziane e di sicura onestà potrebbe svelare l’origine ischitana della bella canzone di Totò. La Pampanini ritornò spesso ad Ischia e comprò anche una villa a S.Alessandro che poi vendette a Ugo Cacciapuoti ed ora è di proprietà di un magnate della chimica. C’è qualcuno in grado di contattare la Pampanini per verificare questa storiella?

 

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P.S. – Questo articolo è stato pubblicato ancora la Pampanini in vita. Vuol essere a 50 anni dalla sua morte un omaggio a Totò

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