CRONACAPRIMO PIANO

Spaccia coca a Lacco Ameno, disposti i domiciliari

E’ la decisione del giudice del Tribunale di Napoli a carico di un 22enne che era stato fermato dopo aver ceduto due dosi ad un acquirente: convalidato l’arresto operato dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile

Arresto convalidato e misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’esito del processo. E’ questo l’esito (ovviamente ancora parziale) del giudizio per direttissima cui è stato sottoposto un 22enne incensurato napoletano, sbarcato sull’isola per vestire i panni di pusher ma finito in manette al termine di un’attività investigativa compiuta dai carabinieri di Ischia, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione. Un’indagine, quella condotta dal Nucleo Operativo Radiomobile (coordinato dal luogotenente Sergio De Luca) che ha preso il via dopo che i militari dell’Arma erano venuti a conoscenza del fatto che alcuni soggetti provenienti dell’hinterland partenopeo si erano introdotti nei cosiddetti circoli della movida di Ischia (con particolare riferimento alla Riva Destra) e nella zona di Lacco Ameno ponendo in essere un’attività di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. A quel punto i carabinieri decidevano di verificare l’attendibilità delle proprie fonti organizzando un servizio di osservazioni in abiti civili nelle aree più frequentate proprio di Ischia e Lacco Ameno.

E così nella notte tra sabato e domenica nel pieno centro di Lacco Ameno il personale agli ordini del comandante Mitrione notava un 43enne che, giunto sul posto alla guida di una bici elettrica, si fermava nervosamente in un plateale stato di attesa (mostrando un fare frenetico e manipolando uno smartphone guardandosi continuamente intorno). Di lì a poco, gli si avvicinava un giovane di 22 anni che dopo averlo salutato gli consegnava due piccoli involucri di colore bianco ricevendo in cambio la somma complessiva di cento euro, poi ognuno prendeva la propria strada. A quel punto i carabinieri del Nucleo Operativo dopo aver assistito alla scena fermavano l’acquirente e dopo essersi identificati lo invitavano a consegnare quanto ricevuto poco prima dal pusher. Da qui l’uomo di fatto estraeva dalla tasca i due involucri contenenti cocaina. Tutto questo, naturalmente, mentre altro personale dell’Arma bloccava il 22enne pusher che – sottoposto ad immediata perquisizione personale – veniva trovato in possesso di una somma di denaro contante pari a euro 320. Soldi che venivano posti sotto sequestro perché ritenuti inequivocabilmente provento dell’illecita attività di spaccio, così come lo smartphone del giovane. Nei suoi confronti scattava l’arresto con il sostituto procuratore di turno che disponeva la custodia in attesa del processo per direttissima. Ieri la convalida, con il giudice che ha ritenuto pienamente legittimo l’operato dei carabinieri.

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