Spaccio a Lacco Ameno, 16 mesi per Raffaele Cella

Convalidato l’arresto operato tra sabato e domenica dal Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Ischia. La pena è stata sospesa

Si è svolto ieri mattina al Tribunale di Napoli il processo per direttissima nei confronti del 21enne Raffaele Cella, originario del quartiere Mercato-Pendino e personaggio già noto alle forze dell’ordine per qualche trascorso specifico. Era stato arrestato nella notte tra sabato e domenica dai Carabinieri di Ischia con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giudice ha convalidato l’arresto dei militari dell’Arma, e ha condannato il giovane a 16 mesi, disponendo però la sospensione della pena.

I militari del Nucleo Operativo Radiomobile, diretti dal luogotenente Sergio De Luca e coordinati dal luogotenente Michele Cimmino, lo avevano sorpreso nei pressi della spiaggia di San Montano, dunque in un luogo che, passata l’alta stagione, era evidentemente ritenuto dal giovane come un posto lontano da occhi indiscreti: l’azione dei Carabinieri è scattata proprio mentre cedeva due dosi di cocaina ad altrettanti clienti. Immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale, il 21enne era stato trovato in possesso di altre tredici dosi della stessa sostanza, di un pezzo di hashish, di un bilancino elettronico di precisione e di vario materiale per il confezionamento della droga. Rinvenuta e sequestrata anche la somma contante ritenuta provento del reato di 980 euro, indice rivelatore del fatto che la trasferta isolana era stata fino a quel momento abbastanza proficua e lo sarebbe stata in misura anche maggiore senza l’intervento dei tutori dell’ordine. Questi ultimi, nonostante la fine dell’estate, continuano senza sosta ad eseguire servizi anti-droga, in quanto la piazza isolana resta comunque interessante in termini di smercio di sostanze stupefacenti, se è vero come è vero che continua ad essere un mercato tanto fiorente da non tenere in azione i pusher di casa nostra ma addirittura da invogliare anche “venditori” dalla terraferma, che decidono specialmente nei fine settimana di sbarcare a Ischia per piazzare dosi e racimolare magari un bel bottino. Tutto questo, ovviamente sperando di non finire intrappolati nella rete delle forze dell’ordine, che ormai monitorano il territorio in una maniera davvero scientifica, “scansionando” zone, possibili tragitti e soggetti sospetti.

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