Spaccio di hashish, assolto Gianluca Rotolo
La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli, premiata la linea difensiva degli avvocati Antonio De Girolamo e Luca Migliaccio
Un vero e proprio colpaccio quello messo a segno dagli avvocati Antonio De Girolamo e Luca Migliaccio, che sono riusciti ad ottenere l’assoluzione del loro assistito Gianluca Rotolo – con la formula perché il fatto non sussiste – che era accusato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, secondo l’accusa e la citazione di rinvio a giudizio l’ischitano “illecitamente deteneva ai fini della cessione a terzi sostanza stupefacente tipo hashish suddivisa in quattro pezzi di peso complessivo di grammi 4.65, caduta in sequestro: sostanza che per le modalità di presentazione e confezionamento non appare destinata ad uso personale”. La richiesta di processo era arrivata dal pm Campese nel lontano 2017 ed era stata poi accolta dal gip. Adesso però arriva la sentenza che grazie al lavoro certosino svolto dai legali del 25enne lacchese smonta il quadro accusatorio.
Tutto nacque da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del 25enne, personaggio già noto alle forze dell’ordine, nel corso della quale fu rinvenuto un quantitativo di stupefacente destinato – secondo la polizia – ad essere ceduto a terzi
La vicenda prese il via il 19 giugno del 2017 quando gli agenti del commissariato di polizia procedette ad una perquisizione domiciliare. Ad originare l’operazione un precedente controllo di un motociclo effettuato nell’ambito di uno degli abituali servizi di controllo del territorio: il conducente, alla vista dei tutori dell’ordine, aveva effettuato una manovra tesa a non essere notato per poter poi transitare presso l’abitazione di un soggetto già noto alle forze dell’ordine e finito in manette anche per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
La persona che fu fermata riferì agli agenti che aveva un appuntamento proprio con Gianluca Rotolo, col quale avrebbe dovuto consumare un caffè. Una spiegazione che però non convinceva i poliziotti che mettevano alle corde il loro dirimpettaio il quale dopo un lungo tira e molla ammetteva – e lo faceva mostrando una conversazione sulla chat di messenger – con il Rotolo per ritirare un quantitativo di stupefacente che quest’ultimo gli aveva riferito avere disponibile presso la sua abitazione. Quando il personale della ps si recò in zona intuì di aver fatto “bingo” dal momento che già dall’esterno della casa sul tavolo della cucina era chiaramente visibile un pezzo di sostanza solida di colore marrone. Una volta dentro Gianluca Rotolo veniva trovato nell’abitazione, considerato tra l’altro che lo stesso era gravato dalla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Ischia (con divieto di uscire di casa dalle 21 alle 8): la droga presente sul tavolo veniva sequestrata, quando gli agenti riferirono della volontà di effettuare una perquisizione domiciliare fu il fratello dell’imputato a consegnare un ulteriore pezzo di hashish custodita in un vaso di ceramica del peso di 3.52 grammi. Da qui la vicenda che aveva condotto il giovane lacchese sul banco degli imputati, prima che il processo si concludesse con l’assoluzione sancita dal giudice monocratico della sezione distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli, dott.ssa Laura De Stefano. La sentenza con le annesse motivazioni saranno depositate entro il termine di 30 giorni.