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Naspi, i lavoratori stagionali sbarcano ad Amalfi

di Sara Mattera

Si è spostata ad Amalfi la battaglia dei lavoratori stagionali di Ischia e della Regione Campania. Qualche giorno fa, infatti, una delegazione della Alt, l’associazione lavoratori del turismo, rappresentata dall’avvocato Lorena Del Deo, Domenico Caserta, Emilio Conte e Riccardo Iovene, è partita alla volta della costiera amalfitana per dire “No” alla Naspi. L’incontro, tenutosi nella sala consiliare del Comune di Amalfi, ha visto la presenza, oltre che della Alt, anche dei lavoratori stagionali amalfitani e della penisola sorrentina. Una nuova opportunità di confronto, quindi, che ha visto anche l’intervento di diversi esponenti del settore turistico-stagionale della costiera flegrea che, manifestando solidarietà ai lavoratori del settore, hanno avanzato anche qualche proposta in merito. “Il moderatore dell’incontro- hanno raccontato i membri della Alt- Michele Cinque, direttore di PositanoNews, ha egregiamente gestito una situazione piuttosto caotica in cui i relatori si sono succeduti avanzando le più disparate proposte. Equilibrato, l’intervento dell’avvocato Pisacane, presidente dell’Associazione Albergatori di Amalfi, solidale nei confronti dei lavoratori e pronto ad impegnarsi affinchè la destagionalizzazione non resti solo un buon proposito. Determinato anche Mauro di Maio, presidente di Chiavi d’Oro, Campania Felix, nell’invocare l’intervento del governatore Vincenzo De Luca e la creazione di una piattaforma regionale che affronti i problemi che assillano il comparto turistico campano con la partecipazione di sindaci, imprenditori, associazioni e sindacati”. Presente all’incontro, anche Giovanni Cafagna, ideatore della protesta a Roma, tenutasi lo scorso Novembre,  a palazzo Montecitorio, che ha rinnovato la proposta di sottoscrizione di una nuova petizione online a tutela dei lavoratori stagionali per la salvaguardia dell’indennità di disoccupazione per questo biennio 2016-2017. Una proposta molta più provocatrice e di maggiore impatto è, stata, invece, quella arrivata proprio dalla rappresentanza degli stagionali ischitani che hanno avanzato l’idea di richiedere un referendum abrogativo in merito alla questione Naspi e per il quale occorrerrebbero circa 500 mila firme. Dall’incontro amalfitano, insomma, sarebbero venute fuori varie proposte e riflessioni  con le quali, ancora una volta, i lavoratori stagionali hanno evidenziato le proprie condizioni economiche e lavorative sempre più precarie e una certa noncuranza persistente da parte delle amministrazioni locali delle associazioni albergatori in merito alla problematica. Mentre, infatti, ad Amalfi, il sindaco Daniele Milano,  avrebbe deciso  di destinare le entrate dei proventi della tassa di soggiorno a favore di politiche a sostegno della destagionalizzazione, nelle restanti zone costiere campane ancora non è stata avanzata alcune proposta in merito. Proprio come qui ad Ischia, dove i sindaci dei sei Comuni dell’isola, dopo la “comparsata” fatta nel Novembre scorso nella marcia su Roma al fianco dei lavoratori stagionali isolani, sembrano essere ritornati dietro le quinte, nel silenzio più assoluto. Molta apprezzata, comunque, è stata la presenza del sindacato, rimasto, fino a questo momento, quasi impassibile alla situazione. “Un’encomio- ha aggiunto sempre la Alt-va alla dottoressa Maria Rosaria Nappa, segretaria  provinciale di Salerno di FilCams CGIL che è andata incontro ad un preannunciato martirio, vista l’impopolarità che riscuotono i sindacati tra i lavoratori del comparto turistico.  La segretaria ha ribattutto con fermatezza alle accuse che venivano mosse alla sua organizzazione e, dichiarandosi scettica nei confronti del conseguimento di effettivi risultati a breve termine, nell’ambito della destagionalizzazione, ha esortato gli stagionali all’unità e alla lotta”.  Un fiume di parole, quindi- per usare un’espressione utilizzata proprio dall’associazione isolana Lavoratori del Turismo per descrivere l’incontro amalfitano-che si spera raggiunga una sintesi, in un futuro incontro, al fine di permettere, alle forze in campo, di coagularsi attorno ad un’unica e condivisa iniziativa che possa ottenere importanti risultati in difesa di tutti i lavoratori del comparto stagionale. Ancora una volta, insomma, l’associazione isolana si è dimostrata molto attiva e tenace nella propria battaglia tanto che, il suo attivisimo sembra sia essere stato d’ispirazione anche altrove. Proprio in questi giorni, infatti, su esempio della Alt, stanno nascendo fuori dal territorio isolano, nuovi comitati per la tutela degli stagionali. Ultimo quello nato a Taormina dove un gruppo di lavoratori si sta attivando sul proprio territorio per la battaglia contro la Naspi.  Nel frattempo, comunque, mentre i nostri stagionali continuano la battaglia, l’INPS, in queste ore, tramite i suoi rappresentanti, ha fatto sapere che, oltre la volontà di creare un sistema lavorativo con contratti a tempo indeterminato, ci sarebbero ulteriori motivazioni alle scellerate scelte che rischiano di penalizzano i lavoratori del settore: “La durata del periodo di trattamento-ha dichiarato l’Inps- che veniva assegnato con la vecchia Aspi era molto lunga e ben pagata e non incentiva il lavoratore a cercare lavoro durante lo stesso periodo gravando sulle casse dell’istituto previdenziale. Inoltre, molti di lavoratori, durante il periodo in cui percepivano il sussidio, lavoravano in nero, danneggiando l’economia ed  evadendo le tasse dovute”. Dulcis, infundo, insomma, pare che per superare la crisi economica si sia dovuto ricorrere a misure drastiche a danno, ancora una volta, delle categorie di lavoratori più svantaggiate.

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