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Spaccio di droga, Vuoso e Nesi ai domiciliari

Si è svolta ieri mattina a Napoli l’udienza di convalida per Umberto Nesi e Denis Vuoso, arrestati nei giorni scorsi dai Carabinieri con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il Gip Carola ha convalidato l’arresto operato dai militari, e alla fine dell’udienza ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per entrambi gli accusati. I due sono difesi dagli avvocati Carmine Bernardo e Giuseppe Di Meglio. Nonostante la condizione di incensurati, il giudice ha reputato opportuno stabilire una misura comunque restrittiva della libertà personale, probabilmente anche a fronte dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente che i Carabinieri hanno rinvenuto nelle abitazioni dei due arrestati: circa un chilo di hashish. Una quantità indubbiamente notevole, oltre che allarmante, visto il costante aumento del fenomeno dello spaccio e del consumo di droga sull’isola verde. In ogni caso, la difesa non è apparsa completamente soddisfatta dell’esito dell’udienza, avendo confidato in una misura più lieve. Molto probabilmente verrà dunque inoltrato ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere una mitigazione della misura cautelare. Dicevamo della quantità di hashish recuperata dai Carabinieri: l’evento si è materializzato nella notte tra giovedì e venerdì, nell’ambito di un’indagine complessa che va avanti da tempo e che con ogni probabilità porterà a nuovi sviluppi, condotta dai carabinieri della Compagnia di Ischia guidati dal capitano Andrea Centrella, insieme agli uomini delle Stazioni di Barano e Casamicciola coordinate dai marescialli Gennaro Bonavoglia e Arturo Battello e ai militari del Nucleo Operativo Radiomobile guidati dal luogotenente Sergio De Luca. I militari avevano ricostruito uno scenario nel quale risultano nuovi canali dello spaccio di droga consolidatisi sulla nostra isola. I punti nevralgici di tale traffico illecito sono stati localizzati al Testaccio nel comune di Barano, e a Ischia in via Sogliuzzo presso un noto bar. I due punti erano rispettivamente  il luogo dove è situata l’abitazione di Vuoso  e l’attività presso il quale il Nesi prestava la sua opera. E l’azione dei militari è stata condotta proprio in simultanea nei due punti, con una sincronia pressoché perfetta, non lasciando alcuna possibilità di comunicazione tra i due soggetti. Sul versante-Ischia, gli uomini guidati dal luogotenente De Luca bloccarono Nesi nel bar, durante la sua attività di cameriere, con addosso circa 9 grammi di hashish, per poi rinvenire nella sua abitazione diverse stecche di sostanza oltre a 800 euro in contanti. Un’attività, quella dello spaccio, portata avanti per “arrotondare” le entrate e messa in piedi tramite una sorta di “società” col Vuoso il quale, a quanto sembra, ricopriva anche il ruolo di corriere. Proprio a casa di Vuoso, nell’operazione di perquisizione, in diversi punti dell’abitazione i militari avevano reperito la bellezza, si fa per dire, di circa 900 grammi di hashish. Le evidenze emerse avevano dunque fatto scattare l’accusa e il conseguente arresto con il trasferimento a Poggioreale. Un soggiorno breve, visto che i due sono ora tornati presso le proprie abitazioni, in attesa dei successivi sviluppi giudiziari.

Francesco Ferrandino

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