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Spalmadebiti e tavolati, arriva l’ok dal Consiglio comunale

CASAMICCIOLA TERME. È cominciato alle 15.15 di ieri pomeriggio il consiglio comunale di Casamicciola: oltre un’ora dopo l’orario prefissato, a causa dell’inveterata abitudine locale a considerare “fisiologico” un ritardo di tali proporzioni. Paese che vai, usanza che trovi. Le formazioni erano tutt’altro che complete, in quanto l’opposizione inizialmente era rappresentata dal  solo Luigi Mennella, al quale alle ore 16.35 si è unito Ciro Frallicciardi. Il primo punto all’ordine del giorno era costituito dalla proposta di delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi del comma 889 dell’articolo 1 della legge 205 del 2017. Si tratta della possibilità di “spalmare” i debiti su base trentennale. Il sindaco ha letto la lunga relazione sul punto, spiegando  che la rimodulazione è possibile pur  considerando le modifiche al bilancio provocate dall’emergenza sisma.

MENNELLA ALL’ATTACCO

Luigi Mennella ha subito preso la parola con un lunghissimo intervento durato oltre un’ora, sintetizzabile in questo modo: «Il Ministero ha elencato una serie di prescrizioni alle quali il Comune non si è attenuto.  L’Amca non risponde più alle esigenze del paese. Avevo chiesto la possibilità di ridurre i pagamenti all’Amca, ma non sono stato ascoltato, eppure il 50% del paese non viene raggiunto da questo servizio. I cittadini devono pagare la Tarsu in modo equo, riducendola in proporzione, senza più dare i soldi all’Amca per fare feste e festicciole che a voi piacciono tanto. Inoltre l’Amca non può riscuotere tributi perché non è iscritta all’albo delle agenzie di riscossione. Essa è una società del comune e riceve risorse che non si sa su quale bilancio vadano a finire: si tratta di un abuso». Il consigliere di minoranza, in quel momento solitario baluardo dell’opposizione, ha poi attaccato l’avvocato Mario Lettieri, amministratore dell’Amca: «Nel 2016 la società assommava dieci milioni di debiti, ma non siamo riusciti a sapere a chi sono dovuti, e chi li ha provocati, perché la documentazione non ci viene  fornita.  Io ho chiesto le dimissioni di Mario Lettieri e di nominare  un nuovo amministratore in grado di darci spiegazioni». Mennella ha dunque contestato tutto l’impianto del piano di riequilibrio, definito “senza senso”: «Si citano una serie di organismi, come l’Asse (responsabilità di Arnaldo, ma anche di Castagna) per la quale dobbiamo pagare oltre 927mila euro su cui fioriscono gli interessi.  Marina di Casamicciola inoltre è indebitata di quasi un milione e mezzo, e c’è anche una società, mai sentita prima, l’Isolaverde Servizi, che fa capo all’Amca e che doveva gestire traghetti per  il trasporto dei rifiuti». L’architetto non si è fermato qui: «La relazione afferma che Marina di Casamicciola sarà eliminata. Eppure ogni volta mi si dice che non è vero e che è soltanto una formula, ma allora è un falso in atto pubblico. Se approvate la delibera, commettete un reato». Poi la consueta richiesta di approfondimento investigativo da parte delle forze dell’ordine: «Se in passato qualche amministratore ha sbagliato nell’effettuare i pagamenti  all’Inps e all’Inail, deve essere perseguito. Chiedo che la Guardia di Finanza faccia controlli sui documenti di Marina di Casamicciola, in quanto le  passività si riverberano sui cittadini». Le contestazioni di Luigi Mennella sono continuate, dai condoni («Troppe anomalie sul rilascio di condoni, che sono stati concessi anche dopo il sisma e in zona rossa») ai residui attivi («Non sono più recuperabili dopo 30 anni, ma D’Andrea e Grasso ci hanno detto che erano recuperabili. In tal modo sono stati falsificati anche tutti i consigli comunali e le delibere relative»). Non è mancata un’altra accusa: «Cozzolino, ex revisore del Comune che dava sempre pareri favorevoli, ora è revisore dell’Amca: la Guardia di Finanza deve indagare». Ovviamente non sono state trascurate le somme urgenze: «Quattro somme urgenze in quattro zone diverse, tutte di eguale importo: inammissibile». Secondo l’ex sindaco, tra Amca, Asse e Marina in totale  si assommano oltre 13 milioni di debiti: Coi due milioni e mezzo di euro di passività del Comune, arriviamo a quota 15 e mezzo».

SILVITELLI REAGISCE

Dopo un’ora di soliloquio dell’Architetto, il vicesindaco Peppe Silvitelli ha preso la parola: «Ringraziato Mennella per la sua “favoletta” che ci racconta continuamente da anni», e ha poi snocciolato una serie di dati e di prospetti: «L’Amca per il 2020 andrà in pareggio.

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Marina di Casamicciola da tre anni ha sempre chiuso con utili. I debiti della società si pagano con gli introiti del porto (800mila di incasso annuali), e di recente abbiamo ottenuto il via libera dall’Inps, dell’Inail e dell’Agenzia delle entrate». Silvitelli ha illustrato le voci di spesa incomprimibili per l’Amca: stipendio dei dipendenti, contributi, carburante, mezzi. «Ecco perché non si possono ridurre gli stanziamenti. Entro marzo l’amministratore Lettieri presenterà il nuovo piano, il sindaco taglierà le spese dove potrà, ed entro la metà del 2020 sarà raggiunto il pareggio». A quel punto è scoppiato un vivace botta e risposta tra Mennella e Silvitelli, con il primo che ribadiva sdegnato: «Io non racconto favolette. Ho solo detto di analizzare i debiti pregressi e le responsabilità, non dire sciocchezze» mentre il vicesindaco non arretrava: «Sono anni che racconti sempre le stesse cose, le sciocchezze le dici tu».

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LE RISPOSTE DEL SINDACO

 Il primo cittadino ha bloccato il battibecco prendendo la parola: «Capisco il gioco delle parti, ma non ho bisogno di giustificarmi o di difendermi dalle considerazioni del consigliere Mennella.

I numeri sono incontestabili: nel 2013 il comune aveva otto indicatori negativi su dieci. L’amministrazione dell’epoca decise la procedura di pre-dissesto. Oggi invece siamo all’opposto, con otto indicatori positivi su dieci. Il miglioramento è evidente.  Il revisore Cozzolino è stato scelto mediante estrazione, nominato all’Amca giorni prima del mio insediamento, senza che io potessi influenzarne la nomina».  Il sindaco ha spiegato la ratio dietro la possibilità di spalmare il debito in maniera pluridecennale:« Lo Stato non ha interesse a far fallire i Comuni, e quindi viene incontro alle esigenze degli enti, a patto che questi ultimi dimostrino concretamente la volontà di contenere le spese.  Marina di Casamicciola è stata una società che quando ci siamo insediati fatturava solo 200mila euro all’anno. È stata una scommessa audace, e quest’anno siamo arrivati a un fatturato di 800mila euro, con i dipendenti che da due anni recepiscono il 70% dello stipendio».  Gibì ha poi sintetizzato il  cammino di risanamento: «Marina di Casamicciola è e resta una risorsa strategica del nostro Comune, e lo sarà fin quando noi rimarremo a capo dell’amministrazione», ha detto il sindaco, rivelando anche un aneddoto riguardante l’Amca: «I dipendenti mi hanno convocato per festeggiare il Natale, dicendomi che era la prima volta da anni che recepivano la tredicesima». Il primo cittadino ha ribadito l’importanza degli eventi organizzati tramite la partecipata: «Fare le cosiddette festicciole significa anche  dare impulso alle attività locali, facendo girare l’economia, fornendo valide alternative ai turisti, con spettacoli, musica e iniziative in grado di generare interesse». Castagna ha infatti difeso gli eventi organizzati per la promozione del termalismo: «C’erano fondi già vincolati. Siamo stati rimproverati per la delibera con cui venivano impiegati. Per quale motivo non dovevano essere spesi? Non aveva senso tenerlo immobilizzato nel bilancio, mentre invece la promozione del territorio, anche attraverso il termalismo, convoglia risorse al Comune e alle tasche dei cittadini». Il sindaco ha concluso il suo intervento rivendicando l’incontestabilità dei numeri, che testimoniano il miglioramento dello stato di salute dell’ente. Il consigliere Frallicciardi ha comunque puntualizzato che, se da un lato è meritoria l’opera di risanamento di Marina di Casamicciola, dall’altro va anche detto che le responsabilità del passivo vanno ascritte a diverse altre amministrazioni oltre quella di Arnaldo Ferrandino, essendo la società nata nel 2005.  Dopo le dichiarazioni di voto dei tre capigruppo, si è passati alla votazione che ha visto approvata la proposta di delibera con il computo di otto voti a due.

 I TAVOLATI

Il secondo punto all’ordine del giorno riguardava la modifica di una delibera di giunta allo scopo di suddividere in due parti uno dei lotti delle concessioni demaniali su cui vengono montati i tavolati per gli stabilimenti balneari della stagione estiva. Il sindaco ha relazionato brevemente su un tema che quest’estate ha vissuto anche le note vicissitudini giudiziarie costituite dai sequestri preventivi di alcuni stabilimenti. Il primo cittadino ha anche annunciato che nei prossimi giorni saranno pubblicati i bandi per l’assegnazione dei lotti: «La valorizzazione del litorale, insieme al ripascimento, per il quale abbiamo ottenuto i finanziamenti per la progettazione, contribuirà a rilanciare l’economia isolana». Ovviamente Luigi Mennella non era d’accordo: «La delibera è illegittima perché i grafici sono assenti». Il sindaco ha spiegato che  inserire tutti i grafici su foliazione di grande formato soltanto per una singola variazione del lotto B sembrava un dispendio di carta eccessivo, ma Mennella si è subito gettato sul casus belli: «Inviamo tutto alla Polizia di Stato. Se ci sono delle modifiche ai grafici, sono necessari nuovi pareri della Soprintendenza, invece voi volete aggirare  l’ostacolo, visti i guai dell’estate scorsa». L’assessore Ignazio Barbieri ha reagito: «Abbiamo emesso le ordinanze di demolizione per tutti», e l’architetto ha ribattuto: «No, soltanto per i poveri cristi, mentre altri verso il Castiglione non hanno ricevuto alcuna ordinanza». Il sindaco Castagna ha sintetizzato: «Non c’è alcuna variazione plano-volumetrica nella divisione di un singolo lotto da mille metri in due da cinquecento, e quindi non c’è necessità di un nuovo parere della Soprintendenza». Mennella ha annunciato voto contrario, evocando clientele e voti di scambio sui tavolati.  Un’accusa che non è piaciuta al consigliere e capogruppo di maggioranza, l’avvocato Nunzia Piro: «L’accusa dell’architetto Luigi Mennella ha rilevanza penale. L’intento dell’amministrazione è quello di stimolare l’economia del paese, con una offerta turistica adeguata, dando la possibilità a più cittadini di cimentarsi nell’imprenditoria locale: tre lotti sono quindi preferibili rispetto ai due precedenti». Anche stavolta la votazione è stata uno scontato otto a due a favore dell’approvazione.

COMUNICAZIONI

Mentre la pioggia della sera incipiente ticchettava sulle vetrate della sala principale del Capricho fiocamente illuminata dalle quattro provvidenziali lampadine, la parte finale del consiglio è stata caratterizzata dalla richiesta di ragguagli del consigliere Frallicciardi sull’incontro del giorno prima tra i sindaci dei comuni colpiti dal sisma, il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e il Commissario all’emergenza, Giuseppe Grimaldi. Castagna ha sintetizzato i punti salienti del summit, ricordando la proroga dei monitoraggi sul territorio chiesta e ottenuta dal Cnr e dall’Ingv. Il primo cittadino ha spiegato inoltre che Lacco e Casamicciola sono in ritardo coi pagamenti del Cas, per i quali è stata creata una commissione per il pagamento. Saranno effettuati alcuni controlli a sorteggio sulle pratiche dei Cas: quelle estratte saranno inviati alla Guardia di Finanza per le verifiche. In caso di dichiarazioni non veritiere, scatteranno le conseguenze penali. Per i ristori agli alberghi, Castagna ha ricordato il problema che alcune strutture hanno con la regolarità del Durc. Mennella da parte sua ha dichiarato che ai cittadini il sindaco deve spiegare come devono agire in caso di interventi di ristrutturazione. Il primo cittadino ha spiegato che  il proprietario ha il diritto di intervenire autonomamente, a patto che non sia nella zona rossa, e che non siano interventi strutturali. Sempre in tema, Castagna ha annunciato il dissequestro di via  Casamennella, avvenuto ieri mattina. Mentre Mennella lanciava strali contro l’amministrazione, accusata di usare due pesi e due misure per i cittadini e per le strutture che stanno effettuando alcuni lavori, la necessità del segretario comunale Ianniello di rientrare sulla terraferma ha indotto il presidente del Consiglio D’Ambrosio a dichiarare concluso il civico consesso intorno alle 18:20.

Francesco Ferrandino

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