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La maggioranza si rivolta contro Enzo: «Nemmeno le briciole a Vivere Ischia o salta il banco»

ISCHIA. L’avviso ai naviganti è di quelli chiari ed inequivocabili. Una volta si diceva “alla prima che mi fai calci in culo e te ne vai”. Adesso, in quello che è il complesso agone politico ischitano, la scena sembra essere radicalmente mutata ed il nuovo motto pare invece essere diventato un altro. Per la serie, alla prima che gli dai, calci nel sedere e te ne vai. La minaccia, per la cronaca, è firmata dai consiglieri della penultima maggioranza del Comune di Ischia, quella in piedi fino all’arrivo dei consiglieri ex dissidenti di Vivere Ischia (Pasquale Balestrieri, Carmen Criscuolo, Maurizio De Luise e Massimo Trofa). I quali, manco a dirlo, sono proprio il bersaglio dello stuolo di esponenti politici, che peraltro vede concordi anche gli assessori. La piramide attorno alla quale ruota tutto il ragionamento è invece lui, il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino, quello che ha riaccolto all’ovile le pecorelle smarrite per rimetterle alla prova e capire se nel frattempo si sono “redente”. Ma l’intervista al presidente del civico consesso Ottorino Mattera, pubblicata nell’edizione di domenica nel nostro giornale, è un campanello d’allarme ben più grande di quanto si potesse immagine, è un vero e proprio segnale che non può e non deve assolutamente essere ignorato. Il geometra non è uno che politicamente è nato ieri, e dunque dovevano subito intuire che le sue esternazioni contro i quattro consiglieri (“soffrono di sindrome bipolare, da maggio a novembre aveva detto tutto e il contrario di tutto”, aveva chiosato Mattera) e anche sul sindaco Ferrandino (“evidentemente l’accordo è stato raggiunto a seguito di riunioni carbonare, quel che è certo è che noi della maggioranza non siamo stati coinvolti nelle trattative né messi al corrente di quanto stesse succedendo”) non potevano essere frutto di un isolato caso di malessere ma rappresentavano umore e stato d’animo dell’intera coalizione di maggioranza.

E ieri, il concetto è stato ribadito telefonicamente anche da un personaggio di primo piano dell’attuale amministrazione comunale il quale, interrogato per capire quale temperatura indicasse il “termometro”, nel palazzo municipale di via Iasolino, è stato categorico: “Abbiamo messo il cappello su tutte le poltrone”. Non che non avessimo percepito in prima battuta la sostanza, ma quando ce la siamo fatta ribadire la stessa è stata ancora più chiara. Consiglieri ed assessori si sono incontrati, mai tutti collegialmente, ma in momenti diversi. Al bar, davanti a un caffè, oppure semplicemente per strada, o ancora si sono scambiati qualche whatsapp o anche il classico “passaparola”, ma hanno convenuto su una cosa. Che si può riassumere nella frase che ci ha riassunto il nostro interlocutore: “Non è che quelli di Vivere Ischia non dovranno avere un assessore, e quindi dice bene il sindaco che non ci sarà nessun rimpasto né oggi né domani né mai. Ai consiglieri rientrati il sindaco non dovrà concedere nemmeno una società partecipata e nemmeno una casella nel nucleo di valutazione. Niente di niente”. Parole pronunciate con una straordinaria lucidità e nient’affatto alimentate dall’astio per un dietro front che francamente nessuno si aspettava. Andiamo oltre e all’esponente politico chiediamo quali potrebbero essere le conseguenze nel caso in cui Enzo dovesse concedere anche qualche “briciola” al gruppo appena rientrato in amministrazione. La risposta è disarmante anche se è la logica conclusione del ragionamento: “Non esiteremmo un solo attimo a mettere la firma davanti al notaio e andare tutti a casa”.

Per carità, parole pronunciate “off record” e che magari potrebbero rappresentare anche una mera provocazione, ma che rendono al meglio l’idea dell’aria di maretta che tiri in questo momento all’interno della maggioranza. Dove è stata concretizzata un’operazione che francamente così com’è sembra non giovare a nessuno: di certo non giova al sindaco, che si ritrova i suoi incazzati neri, e presumibilmente non giova nemmeno al quartetto di consiglieri che rischiano davvero di fare da spettatori. In questo contesto, c’è pure chi parla di operazione virtuosa. Ma siamo davvero certi che sia così? Per adesso vi abbiamo mostrato il nero, domani proveremo a capire dov’è il bianco. Ammesso che ci sia, naturalmente.

Gaetano Ferrandino

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