DI ANTONELLO DE ROSA
ISCHIA – Quest’anno il Corteo Storico di Sant’Alessandro non si farà. Mancano i fondi. Niente soldi per organizzare una delle manifestazioni più apprezzate dai turisti. E sono tanti, ogni anno, gli ospiti dell’isola che il giorno di Sant’Alessandro, il 26 agosto, si accalcano nelle strade che da Ischia Ponte portano verso l’incantevole borgo che osserva il Porto di Ischia, per ammirare la meraviglia di un corteo storico che con circa quattrocento figuranti in costume d’epoca, racconta la storia dell’isola in un abbraccio lungo diversi secoli, dalla colonizzazione degli Eubei di Pithecusafino alle dominazioni di angioini e aragonesi.
E pensare che il corteo, l’anno scorso, a pochi giorni di distanza dal terribile sisma che ha scosso l’isola e gli animi di residenti e turisti, era comunque andato in scena. In una calda giornata di fine agosto presero parte alla passeggiata che tradizionalmente parte all’ombra del Castello Aragonese, gli sbandieratori Torri Metelliani, gli archibugieri e i trombonieri del Santissimo Sacramento di Cava de’ Tirreni, ma anche i falconieri De Arte Venandi di Melfi. E naturalmente un piccolo esercito di isolani e turisti che ogni anno fanno a gara pur di ottenere il costume dei propri sogni, dal papa, alle ancelle, dagli abiti di Vittoria Colonna a quelli dei nobiluomini che frequentavano l’isola.
Un ricco parterre votato alla rievocazione storica che fece della 37esima edizione del Corteo Storico di Sant’Alessandro non solo uno degli appuntamenti clou dell’estate, ma che fu ancheuna decisa reazione al forte schiaffo subito dall’isola dopo la scossa delle 20.57 del 21 agosto, che in pochi minuti canalizzò l’attenzione nazionale dei mass-media e non sempre con toni solidali per il dramma subito da un’intera popolazione.
Lì dove, quindi, non è riuscito il terribile sisma del 21 agosto arriva la mancanza di fondi.Dopo cinque anniil corteo è costretto a fermarsi di nuovo e con esso anche il consueto spettacolo dedicato ai gruppi ospiti provenienti da tutta Italia che apre i festeggiamenti alla vigilia di Sant’Alessandro e che vivacizza Via Roma e Corso Vittoria Colonna.
Alla sofferta decisione presa dalla “Pro Sant’Alessandro” ha contribuito anche la concomitanza dell’evento con il week-end, giorni in cui è difficile trovare alloggio a prezzi contenuti sull’isola rendendo quindi difficoltoso ospitare i numerosi figuranti provenienti dalla terraferma che anche quest’anno avrebbero arricchito il tradizionale corteo.
La voce unanime dei turisti, colti di sorpresa dalla notizia, si unisce in una secca domanda: “com’è possibile che una festa di tale richiamo, bella e ben organizzata, sicuramente una delle più famose che l’isola d’Ischia offre durante il calendario estivo, debba ogni anno arrancare e fare i conti con l’esiguo budget che viene riservato a una manifestazione davvero molto sentita, che ormai è entrata di diritto a far parte del dna dell’isolano?” Una domanda destinata a non avere risposta.
L’anno scorso la manifestazione era rientrata nell’alveo della manifestazione “Ischia paraviso e gioventù” l’omaggio dedicato a Totò nel cinquantenario della morte, circostanza che aveva reso più semplice organizzare l’evento. Per quest’anno invece, per la seconda volta nell’arco di 5 anni, la manifestazione non avrà luogo. I meravigliosi costumi realizzati negli anni dalla cura maniacale delle sarte e volontarie, rimarranno chiusi negli armadi. Gli ospiti che pure avevano dato conferma di partecipazione all’evento rievocativo non avranno occasione di mostrare le proprie arti e tradizioni e i turisti che popolano l’isola a fine agosto, dovranno trovare un diversivo e dimenticarsi per quest’anno di assistere a una delle manifestazioni più belle dell’isola, per una mera questione di denaro.
