Stop alla musica a mezzanotte, insorge il mondo del by night

Le ragioni del primo cittadino di Ischia: «I recenti episodi di vandalismo e disturbo della quiete pubblica ci impongono di adottare soluzioni che preservino l’immagine dell’isola». La secca replica degli addetti ai lavori: «Non si cambiano le regole del gioco a stagione in corso. Giustissimo regolamentare, ma prevalga il buonsenso»

Sta facendo discutere e non poco l’ordinanza varata negli scorsi giorni dall’amministrazione guidata da Enzo Ferrandino riguardante le “disposizioni a tutela della vivibilità e del riposo notturno”. Una vera e propria “mazzata” per i locali notturni del Comune capofila, dal momento che “è consentito lo svolgimento dell’attività di intrattenimento musicale e danzante all’interno dei locali fino alle ore 02.00 per esercizi pubblici tipologia A e B esclusivamente per il mese di agosto nonché nei giorni venerdì e sabato dei mesi di luglio e settembre. Per gli stessi esercizi commerciali – si legge ancora nel testo dell’ordinanza – restano in vigore i limiti indicati nella precedente ordinanza sindacale n. 51/2002 che fissa il termine entro il quale devono cessare gli intrattenimenti musicali alle ore 00.00 all’esterno dei locali”. Salatissime le sanzioni nel caso in cui i titolari dei locali della movida ischitana non dovessero rispettare le prescrizioni contenute all’interno dell’ordinanza sindacale: si va da € 500 a € 5000, con pagamento in misura ridotta pari a € 1000.

Il sindaco Enzo Ferrandino

LE RAGIONI DI ENZO. Ma per quale motivo l’amministrazione di Enzo Ferrandino ha deciso di emanare un provvedimento così stringente e per taluni versi draconiano? È tutto spiegato nel testo dell’ordinanza, nella quale si legge, tra le altre cose, che “a seguito dell’aumento del numero di esercizi pubblici con attività di intrattenimento musicale e danzante e del prolungamento di tali attività nelle ore notturne sia all’esterno che all’interno di tali esercizi, si è determinata una significativa influenza sulle condizioni di vivibilità nel centro cittadino che ha prodotto sovente fenomeni di disturbo della quiete pubblica, intralcio alla viabilità e danneggiamenti”.

Marcello Bondavalli

Inoltre, “si sono verificati e si verificano atti di vandalismo all’uscita e in prossimità di locali frequentati da giovani avventori con danneggiamenti di arredi urbani e vetrine degli esercizi commerciali, con conseguenti riflessi negativi sull’immagine turistica dell’isola e grave disturbo alla quiete pubblica dei residenti e dei turisti ospiti”.

LE OPINIONI DEGLI ADDETTI AI LAVORI. Leggendo il testo dell’ordinanza, la domanda sorge spontanea: davvero si crede di poter tutelare la quiete e l’ordine pubblici e debellare il vandalismo imponendo ai commercianti di spegnere la musica a mezzanotte? Detto in altri termini: siamo sicuri che la strada da percorrere per rendere più vivibile la nostra isola sia la creazione di questa sorta di coprifuoco? È una misura realmente efficace? Lo abbiamo chiesto ad alcune personalità che da anni operano nel mondo del by night isolano.

Abbiamo raccolto le considerazioni dell’imprenditore Peppe Borsò, che ha dichiarato: «I fatti di cronaca che sono successi nelle ultime ore hanno dimostrato che non è la musica a essere il problema. Se la eliminiamo, non freniamo lo scorrazzamento di ragazzini in giro per il corso e per le altre zone dell’isola. Questi sono i soliti problemi di cui parliamo da anni e che derivano anche dalle affittanze abusive, che andrebbero maggiormente controllate. Per quanto riguarda la quiete pubblica, siamo un’isola turistica; sicuramente vanno regolamentate (le emissioni sonore, ndr), ma con degli orari maggiormente flessibili in ragione del periodo dell’anno. Siamo nel bel mezzo della stagione turistica, i nostri ospiti stanno tutto il giorno al mare, e quindi non arrivano nei locali della movida prima della mezzanotte. Trovare la musica all’esterno già spenta a quell’ora a parer mio è un po’ esagerato. Imporre lo spegnimento all’una sarebbe già più ragionevole. L’anno scorso ho avuto quattro chiusure per assembramento, ora invece dobbiamo stare chiusi all’interno: un bel paradosso, non trova? (sorride, ndr). Le confesso si essere un po’ amareggiato, lo voglio sottolineare. Pronti, via, esce l’ordinanza e la sera stessa c’erano squadre di vigili urbani in giro sulla riva destra e io – che al pari di altri non avevo avuto neppure il tempo di organizzarmi – mi sono beccato immediatamente il primo provvedimento perché non avevo le porte, che smontai l’anno scorso per rispettare le norme anticovid. Domenica ho trascorso la giornata a montare le porte, onde evitare l’elevazione di altri verbali, che sommati tra loro potrebbero realisticamente condurmi alla sanzione della chiusura provvisoria dell’attività, con tutte le conseguenze del caso. Ribadisco il concetto: regolamentare sì, ma posticipiamo lo spegnimento della musica all’esterno almeno di un’ora».

Il sindaco Enzo Ferrandino

Amarezza e un pizzico di comprensibile rabbia trapelano anche dalle parole di Marcello Bondavalli: «L’ordinanza varata da Enzo Ferrandino sta generando molti malumori. Ho letto il testo del provvedimento, e mi permetto di dire che non si cambiamo le regole del gioco dalla sera alla mattina, e per giunta nel cuore della stagione turistica. Io, così come tanti altri imprenditori, mi organizzo in una certa maniera, facendo anche degli importanti investimenti. Avevo preso accordi con tutta una serie di artisti, e all’improvviso non si può più fare musica all’esterno, all’interno, cambia tutto. Queste cose si dicono ad aprile, così abbiamo il tempo di cambiare impostazione. Dovendo chiudere a mezzanotte, dobbiamo stravolgere tutta l’organizzazione. Ma il sindaco di queste cose se ne frega (sic!, ndr); loro scrivono, credendo di aver risolto il problema dell’ordine pubblico, ma purtroppo non è così. Io penso che fare musica all’esterno fino alle due di notte non sia nulla di assurdo. Lo fanno tranquillamente altrove, perché qui no? Mezzanotte è un limite eccessivo, a quell’ora vanno a dormire le galline (ride, ndr). Neppure mio nonno andava a dormire a quell’ora. L’amministrazione giustifica tutto parlando di ordine pubblico, ma l’ordine pubblico con la musica non c’entra niente. Questa gente non vive la notte. Io la notte giro, e sul corso ci sono bande di ragazzini che non sono clienti di nessuno, passano soltanto per dare fastidio, urlare, rompere le scatole. Quegli scapestrati non li fermi con niente».

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