CRONACAPRIMO PIANO

Alveo La Rita, al via la messa in sicurezza

Avviato ieri mattina il cantiere per i lavori di manutenzione idraulica e di sistemazione del bacino, dopo il sopralluogo dei tecnici della Città Metropolitana

Ieri nuovo sopralluogo della Città Metropolitana a via D’Aloisio in concomitanza con l’avvio del cantiere per i lavori di manutenzione idraulica e di sistemazione del bacino dell’alveo La Rita. Si tratta di uno dei più importanti, e non il più importante, del territorio comunale, al confine tra i comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Il piano, come si ricorderà, è stato redatto dallo “Studio area progetto Associati”, per poi essere appaltato e finanziato dalla Città Metropolitana da realizzare con una macchina spingitubo, per collocare una condotta di tre metri con la realizzazione di una vasca. Progetto che prospettava la necessità di espropriare proprietà private che insistono nella zona. Il sindaco Giovan Battista Castagna si era appunto impegnato nella mediazione tra Città Metropolitana e i privati. Si era così arrivati a una variante di progetto, per non invadere in superficie la proprietà privata e realizzare la vasca all’esterno del terreno, anche se la condotta sarà al di sotto del fondo. L’intervento del sindaco era stato quindi decisivo, dopo l’invito della Città metropolitana che aveva chiesto al Comune, “in considerazione dell’importanza e dell’urgenza dei lavori”, di fornire “fattiva e cortese collaborazione provvedendo a contattare i proprietari delle particelle interessate al fine di acquisire il loro preventivo assenso alla stipula degli accordi bonari che poi verranno formalizzati e siglati tra gli stessi e la Città Metropolitana di Napoli”, sottolineando l’importanza della stipula degli accordi, necessaria e indispensabile per l’inizio dei lavori, visto che l’ex Provincia non ha la titolarità delle aree che saranno oggetto degli interventi e un’eventuale procedura di esproprio avrebbe comportato tempi lunghissimi ed inconciliabili con l’esecuzione dell’intervento.

Il team che ieri ha ispezionato l’alveo per poi riunirsi col sindaco e i tecnici comunali negli uffici di via Tommaso Morgera era composto dagli ingegneri Baldacci, Terracciano e Del Prete, quest’ultimo nelle vesti di Rup, insieme all’ingegner Capizzi, direttore dei lavori dalla ditta incaricata dell’intervento.

«Abbiamo effettuato un sopralluogo, alla luce delle attuali condizioni, per verificare le problematiche logistiche della cantierizzazione dell’opera», ci ha spiegato l’ingegner Baldacci. Del resto l’intervento stesso è in continua evoluzione nel momento in cui si valuteranno le soluzioni più opportune per i vari tratti dell’alveo tombato (dalla palificata sui lati, alla posa di una condotta). Nella zona tra l’altro sono in corso anche i lavori della rete del gas. L’importo totale dell’intervento è di oltre un milione di euro, e punta a mettere in sicurezza il lungo tratto tombato dell’alveo nel quale confluiscono altri canali: di qui l’importanza di un’opera che influisce anche nella sottostante zona costiera della Fundera, nel limitrofo comune di Lacco Ameno.

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