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Il consiglio “sfratta” Ciro Cenatiempo

ISCHIA – Quando si parte l’impressione è che il leit motiv non si distacchi più di tanto da quello dei consigli comunali più delicati degli ultimi mesi, di quelli dove i giosiani sono capaci di esibirsi in manifestazioni di masochismo e dunque di incartarsi con le loro mani. Anzi, stavolta siamo davanti ad un doppio incartamento. Sembra tutto facile, in fondo c’è da votare soltanto l’ineleggibilità di Ciro Cenatiempo eppure la macchina stenta a mettersi in moto. Inizialmente i lavori sono stati aperti con insolita puntualità ma a causa dell’assenza dei consiglieri di minoranza sono stati procrastinati alle 19. Può succedere, soprattutto quando negli ultimi anni un po’ tutti – addetti ai lavori e non – sono stati abituati almeno alla cosiddetta “ora di tolleranza”. Poi una volta ripresi i lavori, con il civico consesso riunito al gran completo (tutti presenti e nessuna defezione) ecco che arriva la richiesta di Carmine Bernardo sulla delibera che dovrebbe mandare a casa proprio il Cenatiempo, che è priva di pareri, necessari nel momento in cui l’architetto, una volta escluso, potrebbe fare ricorso in sede giudiziaria con tutte le conseguenze che ne scaturiscono. A quel consiglio i lavori sono stati sospesi per riprendere alle 19.40. Insomma, è bastato un Bernardo a mezzo servizio per stendere un’intera maggioranza…

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