CRONACA

Strada killer tra i Pilastri e i semafori, l’ultima denuncia

Il comitato “La strada del buonsenso” evidenzia l’assenza di marciapiedi, l’elevata velocità dei veicoli con i tanti rischi per i pedoni e altre criticità che rendono la zona in questione simile a una “trappola”

Un nuovo appello, che poi di appello ha davvero tutto visto che lo slogan con cui viene lanciato è chiaro e non ammette repliche: “Cercasi marciapiedi per non rischiare la vita”. Ancora una volta a porre l’attenzione su un problema tutto ischitano è il comitato “La strada del buonsenso” che sin dalla sua costituzione porta avanti una battaglia mirata alla sicurezza stradale, la cui assenza rappresenta una indiscutibile piaga del nostro territorio, come purtroppo testimoniano i tanti sinistri spesso gravi e più di una volta anche mortale.

L’ultima denuncia del comitato ha attinenza con la zona ubicata a Ischia in via Michele Mazzella nel tratto di strada che dai Pilastri conduce ai semafori della Piripissa ed è abbastanza chiara, accompagnata tra l’altro anche dalle foto che vedete in pagina. “Ci incontriamo sotto i Pilastri, in corrispondenza dell’incrocio che come tutti quelli isolani è un vero budello di caos, disordine, maleducazione, controsensi, guida con telefonino alla mano e agli occhi, segnaletica stradale e verticale priva di funzionalità ed in pochi minuti ne vediamo di tutti i colori”, si legge nella denuncia che poi prosegue: “Ma l’oggetto ed il nostro interesse è per altro. Vogliamo percorrere e documentare le assurde condizioni di Via Michele Mazzella, nel tratto che collega i Pilastri all’incrocio dei semafori, per intenderci; semafori oramai puramente simbolici e di fatiscente arredo urbano, perché nonostante la pericolosità e l’importanza di quell’incrocio, sono spenti e non funzionanti da tempo immemore. Partiamo da una considerazione: il tratto di strada di cui parliamo è un tratto urbano, frequentato con regolarità da pedoni, mamme in carrozzino, biciclette e veicoli di ogni sorta e grandezza; dove vi sono attività commerciali su ambo i lati di marcia e quindi potremmo dire che è una zona centrale del Comune di Ischia. A ciò si aggiunga che è un tratto anche abbastanza largo da consentire interventi di sicurezza e miglioramento non più rinviabili”.

Il racconto poi prosegue evidenziando una serie di criticità: “Iniziamo la nostra passeggiata attraversando le uniche strisce pedonali presenti in questo tratto che va dai Pilastri all’incrocio dei semafori, e che si trovano all’altezza della panetteria adiacente i pilastri. Da lì alla Farmacia Sant’Anna non vi sono più attraversamenti, nonostante la strada sia abbondantemente frequentata da pedoni. Ma nonostante la cospicua presenza di persone a piedi che percorrono questo tratto in tutta la sua lunghezza, non esistono marciapiedi e presto siamo costretti a causa delle macchine parcheggiate in ambo i lati della strada o dal ridosso della ringhiera al limite della corsia stradale, a camminare in strada, in piena corsia di marcia, sfiorati da veicoli che già nel pieno rispetto delle regole potrebbero circolare a 50kmh, che è il limite previsto in quel tratto stradale, ma che data la larghezza del tratto in questione, vanno sovente ben più forte. La situazione si aggrava notevolmente nelle ore notturne, quando calato il sole, l’illuminazione del tratto di strada è quasi nullo ed i pedoni sono costretti a camminare in un vero e proprio tunnel buio ed insidioso.

Non da ultimo per gravità, la concessionaria auto presente in prossimità dell’incrocio, mette i veicoli in sosta vietata in strada e pericolosamente in prossimità dell’incrocio, costringendo pedoni, biciclette e veicoli ad accentarsi proprio in corrispondenza di un momento estremamente delicato e pericoloso quale appunto la presenza di un incrocio stradale”.

La conclusione è affidata a un inquietante ma indiscutibile interrogativo e riflessione: “E allora ci domandiamo come Comitato, come Cittadini, come Genitori, come Figli e come Amanti di questa terra: cosa si aspetta ad intervenire per mettere in sicurezza e dare decoro a questo tratto di strada così centrale e frequentato? Diranno che la competenza è della Città Metropolitana che a sua volta risponderà che deve essere il Comune ad attivarsi e nel frattempo il tempo inesorabile passa costringendoci a vivere nel brutto e nel pericoloso”.

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Rossy

Per risolvere il problema Ischia dovrebbe essere costruita dall’inizio. Ma questo non si può e quindi cosa si fa? Niente e poi niente. Questi problemi ce li portiamo dietro da una vita e di sicuro ce li porteremo ancora per moltissimo tempo. Queste lamentele ora fanno effetto ma già domani nessuno se ne ricorderà più. E così si va avanti con altre lamentele.

Giovy

Per risolvere il problema bisogna solo ridurre il numero e la velocità dei veicoli che circolano.
Non proporre le scemenze tipo ricostruire l’isola daccapo: quelle le potete dire al bar tra un alcolico e l’altro.

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