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Tra Strasburgo e Casamicciola, Giosi: «Penso all’Europa ma mai dire mai»

Come stai vivendo questo insolito periodo di riposo? In fondo è la prima volta, dopo quindici anni passati ininterrottamente a fare il sindaco…

«Mah, è tutto come mi aspettavo. In primis sono contento per l’esito delle elezioni, in caso di risultato negativo l’umore sarebbe stato diverso. E’ chiaro che sono più rilassato ed alleggerito dai carichi di lavoro e dalle responsabilità che una carica istituzionale comportano, un po’ di riposo non potrà che giovarmi».

Primo significativo indizio: hai detto “un po’” di riposo…

«Mi sembra ovvio che politicamente non appenda le scarpe al chiodo, cercherò di fare qualcosa lontano dall’isola e molto dipenderà anche dalla sentenza del processo CPL che dovrebbe arrivare in autunno e che io sono certo sarà favorevole. A quel punto si apriranno nuovi scenari, ancora più ambiziosi».

Avrai notato che ormai oltre al processo si segue con estrema attenzione tutto quanto ruota attorno a determinati personaggi, su tutti il capitano Scafarto?

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«Guarda, io ho maturato un’idea chiara: stanno venendo fuori in maniera prepotente i miei convincimenti. Ci troviamo davanti ad un vero e proprio “metodo”, che oggi emerge perché magari si sono toccati punti ed obiettivi un po’ più sensibili.  Spero che un tribunale possa sancire la mia più assoluta estraneità ai fatti contestati mettendo la parola fine ad una vicenda che mi ha visto tristemente protagonista».

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