CRONACA

Svaligia un bar sul porto d’Ischia, arrestato e condannato

Finisce in manette il 68enne puteolano Valentino Lubrano: l’uomo aveva già rubato alcuni giorni fa in tre attività di Casamicciola. Processato per direttissima, dovrà scontare 3 anni e 4 mesi ed è stato tradotto a Poggioreale

I carabinieri dell’aliquota radiomobile di Ischia hanno arrestato per furto aggravato Valentino Lubrano, 68enne di Pozzuoli già noto alle forze dell’ordine. Lo hanno sorpreso in Via Iasolino, poco lontano dal porto commerciale. Aveva spaccato la finestra sul retro di un bar e rubato molta merce al suo interno. Il contante che era nella cassa, circa 300 euro, 1 tablet, 780 pacchetti di sigarette, 48 pacchi di sigari, 23 accendini e 2 bottiglie di whisky.

I militari lo hanno fermato prima che si allontanasse a piedi, con due pesanti sacchi neri traboccanti di refurtiva. E’ stato ristretto in camera di sicurezza in attesa di giudizio. La merce rubata è stata restituita al legittimo proprietario. L’uomo nella mattinata di ieri è stato processato con il rito direttissimo e il giudice gli ha inflitto una condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione, dopo aver convalidato l’arresto operato dagli uomini guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione. Una condanna pesante frutto anche della recidività e dei precedenti specifici del Lubrano, che tra l’altro era già assurto agli onori della cronaca sulla nostra isola alcuni giorni fa. Il cittadino flegreo, infatti, aveva rubato sul porto di Casamicciola Terme vari alimenti e del denaro custoditi in due stabilimenti balneari e nella biglietteria della Medmar. Era riuscito nel suo intento con uno degli attrezzi più antichi del mondo, il piede di porco. Sembrava che il piano fosse andato liscio ma i Carabinieri della compagnia di Ischia lo hanno notato aggirarsi di notte tra le barche ormeggiate nella darsena del porto. Lo hanno fermato e controllato trovandolo in possesso di una scatola con all’interno generi alimentari, della somma contante di 420 euro e, per l’appunto, del piede di porco. In quel caso se l’era cavata con una denuncia per furto aggravato.

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