Striscia la Notizia accende i riflettori sul sisma di Casamicciola

ISCHIA. È andato in onda ieri sera su Canale 5 il servizio di Striscia la Notizia realizzato dalla troupe di Luca Abete sui luoghi del sisma del 21 agosto. A sei mesi da quella drammatica sera, le telecamere di Striscia hanno ripercorso l’area di Piazza Majo, quella maggiormente colpita, dove diversi residenti sono stati intervistati da Abete. Alcuni abitanti hanno raccontato dei furti che hanno colpito numerose case, rimaste esposte alla mercé degli sciacalli, altri hanno segnalato l’estrema facilità di accesso nella zona rossa. La troupe ha incontrato un residente che ogni giorno si reca nelle sue proprietà: «Devo curare gli animali, non posso abbandonarli qui». Le telecamere hanno mostrato anche la casa crollata in via Serrato, dalla quale furono miracolosamente estratti vivi i tre bambini della famiglia Toscano dopo un’interminabile notte di tensione, e la chiesa dell’Addolorata, ove morì Lina Balestrieri, tragicamente colpita dal cornicione staccatosi dalla facciata. Abete ha ribadito che nella zona dell’epicentro tutto sembra essere rimasto come il giorno successivo alla scossa, e ha espresso più di un dubbio sull’opportunità di procedere al puntellamento delle case lesionate, mentre le telecamere mostravano le strutture di sicurezza a sostegno degli immobili di Piazza Majo. Annalisa Iaccarino, del Comitato “Risorgeremo Nuovamente”, ha accompagnato Abete nell’escursione, esprimendo forti critiche e perplessità relativamente all’operato dell’amministrazione, oltre allo stato degli edifici scolastici, tutti colpiti in maniera più o meno grave dal terremoto. Il noto albergatore Antonio Longobardi ha comunque spiegato al pubblico televisivo che l’isola è stata gravemente colpita in un’area circoscritta, al punto da non dover scoraggiare i turisti dallo sbarcare a Ischia: tuttavia, anche Longobardi ha stigmatizzato le amministrazioni, che sembrano limitarsi a gestire l’emergenza senza una reale prospettiva per la fase successiva, e ha auspicato che per il futuro non si spengano i riflettori dei media sul dramma che tanti isolani stanno vivendo. Tra le mancate iniziative che avrebbero potuto alleviare le conseguenze del sisma, è stata citata anche l’assenza dei cosiddetti sms solidali. Al di là delle opinioni di ciascuno, i pochi minuti del servizio hanno contribuito a mantenere viva l’attenzione su coloro che troppo spesso, come ha dichiarato Abete in apertura, da “terremotati” finiscono per diventare “dimenticati”.